venerdì 29 gennaio 2021

Se il cielo adesso è vuoto. E' possibile credere in Gesù nell'età post-religiosa? di Gilberto Squizzato

 

Grazie alle scienze il mondo è andato in pezzi. Tanti e tali sono i metodi di indagine che la pretesa “religiosa” di spiegare unitariamente tutte le manifestazioni del reale si è progressivamente dissolta.

Non possiamo mettere fra parentesi Copernico, Galileo, Newton, Darwin, Freud e le neuroscienze. Il teismo come modo di definire Dio è morto. D’altro canto la natura è affascinante e prodigiosa ma anche brutale.

Oggi dobbiamo laicamente affermare che la trascendenza non è un luogo superiore dello spirito, ma è la possibilità (che ci è data) di andare oltre noi stessi.

Il monoteismo di Akhenaton (un solo Dio, un solo re, un solo potere) fu imposto con la forza delle armi. Il suo nome fu cancellato da ogni pietra.

Le tante tribù di Israele, troppo rissose tra di loro, e gli dei della fertilità naturale (Baal e Astarte) furono difficili da portare all’unità (El vs Elohim) fino al monoteismo di Mazda in Babilonia.

Gesù ha e chiede una fiducia esistenziale per vincere la paura. Si pone in una “alleanza terapeutica” con il malato, crede alla possibilità di un mondo migliore, non si arrende alla morte. Questo è il Gesù laico che i cristiani devono restituire al mondo.

La fede libertaria, ribelle e liberante del carpentiere, grazie all’ebreo cittadino romano Paolo è divenuta la religione del sacrificio e della sottomissione del fedele di Cristo all’autorità e al potere.

L’apocalisse (rivelazione) di Gesù sta nelle opere di carità dei suoi discepoli e in quelle di tanti che lavorano e lottano oggi per abolire privilegi, frontiere, esclusioni, ingiustizie dalla faccia della terra.

Dio come l’amore delle persone amate, l’amicizia delle persone care, come una luce, una voce, una parola, un contatto, un gusto, un profumo. Vero.

Possiamo ancora chiamarla poeticamente anima, ma è semplicemente passione per la vita, energia interiore, amore creativo. L’erudizione sta nella testa, ma l’intelligenza – secondo gli antichi – sta nel cuore.

Oggi siamo obbligati a riconsiderare l’ideologia cattolica della provvidenza, cioè la convinzione che anche i peggiori mali e le sofferenze più crudeli appartengano a un disegno appunto provvidenziale in vista di un bene superiore.

giovedì 28 gennaio 2021

Scritture sacre e divinità

 

 

Uno scroscio tiepido

addosso. Urla

di ragazzi, mugghiare

di placide onde.

 

Uscendo dall'acqua

d'un bagno al limitare,

un abbaglio improvviso

di luce stellare.

 

In cerca di fondamenti

si aprono baratri.

Vi sprofondano cercatori

scritture sacre e chi

ignaro a passare di lì

vi si trova per caso.


mercoledì 27 gennaio 2021

Vie islamiche alla non violenza di Jawdat Said

 

E se stenderai la mano contro di me per uccidermi io non stenderò la mano su di te per ucciderti perché ho paura di Dio, il Signore dei mondi (Corano 5,28). Tutti i profeti mostrano chiaramente questa tenacia a pazientare di fronte alle offese altrui senza rispondere all’offesa con l’offesa.

Mi rifiuterò di entrare nel conflitto dei corpi, poiché se mi difendessi, crederesti che uccidere è utile. Lo scopo della dottrina del figlio di Adamo è che l’uomo non imponga la sua opinione agli altri con la forza, e nemmeno che rinunci alla sua opinione per paura della forza.

Il jihad (impiego della forza) è contro l’oppressore e viene ingaggiato anche contro il musulmano oppressore, che sia governante o governato, purché da parte di un governo islamico giunto al potere con il consenso del popolo e non da parte di gruppi d’assalto armati.

Lo scopo del jihad non è diffondere l’Islam, bensì impedire l’ingiustizia, ossia creare un clima di libertà di pensiero senza coercizione. “Non vi è costrizione nella religione” (Corano 2,256).

L’inviato di Dio (il profeta Muhammad) è giunto al governo senza altra forza che quella della persuasione e delle idee. Io non accuso salafiti e nazionalisti islamici di mancare di devozione, ma nutro forti sospetti sulle loro idee e condanno i loro metodi.

Noi non vogliamo fare altro che annunciare il messaggio dell’Islam. Perché allora aiutiamo i nemici di questa religione facendo cose che suscitano la loro ostilità nei nostri confronti?

“Così Dio propone similitudini sul vero e la falsità: la schiuma se ne va, quale inutile detrito, e sulla terra resta ciò che serve all’uomo” (Corano 13,17).

La sunnah (consuetudine, norma, ortodossia) consiste nel cambiare la realtà sulla terra attraverso il cambiamento dell’anima: “Dio non cambia nulla a un popolo finché quel popolo non cambia la disposizione della propria anima” (Corano 13,11).

lunedì 25 gennaio 2021

Il sacro macello di Valtellina


Tra il 19 e il 23 luglio 1620 si consumò il "sacro macello di Valtellina". Centinaia di cristiani evangelici riformati, detti anche "protestanti", furono uccisi a Tirano, Teglio e Sondrio.

Stessa sorte subirono anche quei cristiani cattolici che non vollero collaborare o che avvisarono i protestanti.

La Spagna governava allora il ducato di Milano e risale a quell'epoca la costruzione del forte di Fuentes a Colico. La congiura fu orchestrata a Milano e la "manovra a tenaglia" dei cattolici prevedeva incursioni da sud (spagnoli), da nord (Mesolcina) e da est (Tirolo).

Dalla metà del Cinquecento comunità riformate erano sorte in seguito alla predicazione di profughi italiani. A Caspano cattolici e riformati stavano dentro la stessa chiesa. A seguito di quell'evento i cattolici costruirono a loro spese una chiesa ai riformati per dividersi.

venerdì 22 gennaio 2021

Amicizia ebraico-cristiana a Milano?

Gentile Pia,

come le dicevo stamane la mia proposta di un’Amicizia ebraico-cristiana a Milano risale agli inizi degli anni Novanta.

Non ebbe esito perché diverse realtà già si occupavano della questione.

Anzitutto la rivista SeFeR, con una redazione mista di cristiani ed ebrei guidata da Paolo De Benedetti, che teneva anche corsi di giudaismo alla Facoltà teologica di Milano.


Luogo di dialogo intellettuale era la Libreria Claudiana dei Valdesi in via Francesco Sforza, in cui il libraio Gioachino Pistone curava una sezione ebraica talmente fornita da attirare una folta clientela ebraica.

La casa delle Suore di Nostra Signora di Sion ospitava lezioni di lingua ebraica e il corso annuale Per conoscere Israele.

I gesuiti del Centro culturale S. Fedele organizzavano e ospitavano gli incontri di Lettura biblica a due voci, ebraica e cristiana.

Il GEXE (Gruppo ecumenico cristiano-ebraico) di padre Katunarich teneva incontri presso il Leone XIII.

Il Gruppo interconfessionale Teshuvà promosso dalla Diocesi realizzava i sussidi nazionali per la Giornata dell’ebraismo (17 gennaio) voluta dalla Cei e promuoveva incontri di studio e dibattiti su diversi temi (memoria, popolo di Dio, violenza…).

Poi c’era l’amicizia del card. Martini e del rabbino capo Laras…

Di tutto ciò non è rimasto molto.

C’è ancora la rivista SeFeR e, se vuole, posso farle avere un numero omaggio.

C’è ancora la sezione ebraica presso la Libreria Claudiana, oltre a corsi di ebraico.

Le Suore di Sion non hanno più una casa, ma continuano le lezioni presso una parrocchia.

Spero di esserle stato utile.

giovedì 21 gennaio 2021

La via meno battuta. Tutto quello che mi ha insegnato la montagna di Matteo Della Bordella


 Da un lato l'arrampicata sportiva, dove la caduta e il farsi male dovrebbe essere assente. Dall'altro il free solo, dove si rinuncia a ogni forma di sicurezza (corda, imbrago, compagno). In mezzo le scalate in solitaria ma autoassicurati.

Una truna è una grotta scavata nella neve. In caso di vento forte nessuna tenda potrebbe resistere, mentra una grotta sotterranea nel ghiacciaio sì.

Una portaledge è una tenda da parete, con una struttura di pali in metallo e un telo che si aggancia in ogni luogo. Fornisce un comodo ripiano su cui dormire, cucinare e riposare. Purtroppo pesa 12 kg ed è ingombrante.

Quando andiamo in montagna siamo noi che dobbiamo adattarci ai suoi ritmi, siamo noi gli intrusi, è la natura che detta le regole del gioco e noi possiamo solo giocare o ritirarci.

La prima regola di un buon alpinista è tornare a casa (o invecchiare), la seconda tornare a casa amici e la terza raggiungere la cima della montagna.

Un dettaglio insignificante, come un sacco a pelo da 200 grammi, o due barrette, una bombola del gas di scorta, alla fine può influenzare l'esito di una salita.

Togliere le corde usate per la salita dalla parete durante la discesa è un lavoro massacrante con l'arrivo del brutto tempo. Ma è rispetto verso le montagne e i potenziali ripetitori della via.

Il discorso della montagna (Matteo 5) di Gesù di Nazaret

  LE BEATITUDINI (PREMESSA ALLE SUPERTESI) Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conserva...