giovedì 21 gennaio 2021

La via meno battuta. Tutto quello che mi ha insegnato la montagna di Matteo Della Bordella


 Da un lato l'arrampicata sportiva, dove la caduta e il farsi male dovrebbe essere assente. Dall'altro il free solo, dove si rinuncia a ogni forma di sicurezza (corda, imbrago, compagno). In mezzo le scalate in solitaria ma autoassicurati.

Una truna è una grotta scavata nella neve. In caso di vento forte nessuna tenda potrebbe resistere, mentra una grotta sotterranea nel ghiacciaio sì.

Una portaledge è una tenda da parete, con una struttura di pali in metallo e un telo che si aggancia in ogni luogo. Fornisce un comodo ripiano su cui dormire, cucinare e riposare. Purtroppo pesa 12 kg ed è ingombrante.

Quando andiamo in montagna siamo noi che dobbiamo adattarci ai suoi ritmi, siamo noi gli intrusi, è la natura che detta le regole del gioco e noi possiamo solo giocare o ritirarci.

La prima regola di un buon alpinista è tornare a casa (o invecchiare), la seconda tornare a casa amici e la terza raggiungere la cima della montagna.

Un dettaglio insignificante, come un sacco a pelo da 200 grammi, o due barrette, una bombola del gas di scorta, alla fine può influenzare l'esito di una salita.

Togliere le corde usate per la salita dalla parete durante la discesa è un lavoro massacrante con l'arrivo del brutto tempo. Ma è rispetto verso le montagne e i potenziali ripetitori della via.

Nessun commento:

Posta un commento

Il discorso della montagna (Matteo 5) di Gesù di Nazaret

  LE BEATITUDINI (PREMESSA ALLE SUPERTESI) Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conserva...