Tra il 19 e il 23 luglio 1620 si consumò il "sacro macello di Valtellina". Centinaia di cristiani evangelici riformati, detti anche "protestanti", furono uccisi a Tirano, Teglio e Sondrio.
Stessa sorte subirono anche quei cristiani cattolici che non vollero collaborare o che avvisarono i protestanti.
La Spagna governava allora il ducato di Milano e risale a quell'epoca la costruzione del forte di Fuentes a Colico. La congiura fu orchestrata a Milano e la "manovra a tenaglia" dei cattolici prevedeva incursioni da sud (spagnoli), da nord (Mesolcina) e da est (Tirolo).
Dalla metà del Cinquecento comunità riformate erano sorte in seguito alla predicazione di profughi italiani. A Caspano cattolici e riformati stavano dentro la stessa chiesa. A seguito di quell'evento i cattolici costruirono a loro spese una chiesa ai riformati per dividersi.
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