Visualizzazione post con etichetta bibbia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta bibbia. Mostra tutti i post

mercoledì 19 marzo 2025

"Zia" Silvia

 

"Ti ricordi, Fabio, quando andavamo alle lezioni di Paolo De Benedetti alla facoltà teologica di Milano? Eravamo io, te, il salumiere, la verduraia e tutte quelle suorine molto devote che PdB scandalizzava ogni volta con le sue affermazioni sulla Bibbia..."

"Sì, tu eri la giornalista di Repubblica, io ero un provinciale, che insegnava materie tecniche in un centro di formazione professionale".

"Sì, ma guarda che li conosco io, i provinciali come te".
 

 

Ciao "zia" Silvia, il senso dell'umorismo non ti è mai mancato.

martedì 28 gennaio 2025

Salmo 116,12-13


 

Mah-Ashìv l’Adonay

Come (poter) rendere a JHWH*

 

Khol Tagmulòhi ‘Alay?

tutta la ricchezza (fatta) a me?

 

Khos-Yeshu’òt Essà

Calice di salvezza alzerò

 

Uvshèm Adonay Eqrà

e nome JHWH chiamerò/griderò

 

* Iod scrive Erri De Luca, iniziale del tetragramma, anagramma di Dio

venerdì 13 dicembre 2024

Il discorso della montagna (Matteo 5) di Gesù di Nazaret

 


LE BEATITUDINI

(PREMESSA ALLE SUPERTESI)

Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conservate:

[Beato chi dice la verità] con cuore puro e non calunnia con la propria lingua.

Beati quelli che si attaccano ai suoi decreti e non si attaccano a comportamenti peccaminosi.

Beati quelli che gioiscono in essi senza spargersi sulle vie della follia.

Beati coloro che le cercano con mani pure e non la ricercano con cuore astuto.

Beato l’uomo che tocca la Sapienza, progredendo nella legge dell’Altissimo

Anche il vangelo di Matteo (capitolo 5) ha 9 beatitudini (versetti 3-11) che possono – anzi devono – essere lette nel contesto del Primo Testamento e in particolare dei Salmi e dei Profeti:

1.       Beati i poveri nello spirito, perché il Regno dei cieli è [al presente] loro (v. 3): nel rotolo della guerra di Qumran 1QM 14,7 dipendono da Dio e vivono il distacco dalla vita mondana.

2.       Beati quelli che piangono, perché saranno consolati (v. 4): Isaia 61,1-3 e Sofonia 2,3.

3.       Beati i miti, perché erediteranno la terra (d’Israele) (v. 5): Salmo 37,11 e Isaia 61,7.

4.       Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perché saranno saziati (v. 6): Salmo 107,5-9 e 22,27.

5.       Beati i misericordiosi, perché a essi sarà usata misericordia (v. 7): Proverbi 14,21 e 17,5.

6.       Beati coloro che hanno un cuore puro, perché vedranno Dio (v. 8): Salmo 24,3-6 e 73,1 e 51,12.

7.       Beati quelli che costruiscono la pace, perché saranno chiamati figli di Dio (v. 9): 1 Cronache 22,8 (con riferimento a Davide che è considerato l’origine – quando non l’autore – dei Salmi) e Proverbi 3 (attribuiti a suo figlio Salomone).

8.       Beati i perseguitati per la giustizia, perché il Regno dei cieli è [al presente] loro (v. 10): Salmo 37,11 e Qiddush ha-Shem (il martirio ebraico letteralmente: santificazione del Nome).

9.       Beati siete voi, quando vi oltraggeranno e perseguiteranno… per causa mia (v. 11).

10.   Rallegratevi ed esultate… (v. 12):

11.   Non pensiate che io sia venuto per distruggere la Torah o i Profeti… (vv. 17-19)

Le cosiddette “antitesi” intensificano la Torah (Avot 1:1): Moshe' ricevette la Torah dal Sinai e la trasmise a Yeoshua, e Yeoshua agli anziani e gli anziani ai profeti e i profeti la consegnarono agli uomini della grande sinagoga. Essi erano soliti dire tre cose: siate cauti nel giudizio, allevate molti allievi, fate siepe intorno alla Torah.

Pinchas Lapide le definisce più correttamente supertesi: ma ne parleremo un’altra volta…

 

domenica 21 aprile 2024

Infedeltà (Numeri 5,11-31)

 

Una donna sposata può avere rapporti esclusivamente con il marito

L’adulterio, se dimostrato con testimonianze, comporta una condanna capitale per la donna e l’adultero

Se c’è ammissione di colpa, senza testimonianze, la donna perde i diritti della ketubbà (contratto)

Se c’è un sospetto e la donna nega si attiva una procedura particolare

La donna viene condotta al Santuario e sottoposta alla prova delle “acque amare”

Bere acqua in cui è stato sciolto l’inchiostro di una pergamena con quel capitolo della Torà

Se la donna è colpevole, morirà; se è innocente, avrà dei figli

Se arriva la punizione, questa colpisce automaticamente anche l’adultero, ovunque si trovi

Il trattato talmudico Sotà significa “deviante”, “infedele”, nell’ottocento verdiano “traviata”

In una società basata sul dominio maschile la procedura espone pesantemente la donna

Scopo è l’accertamento della verità e il “mettere pace tra marito e moglie”

Nell’ebraismo non è cambiata la difesa della fedeltà coniugale e il divieto di adulterio

Ai tempi della Mishnà la procedura era inapplicabile: non c’era il Santuario e l’infedeltà maschile dilagava

La procedura non poteva funzionare se il marito fosse stato infedele alla moglie

Non più quindi un rapporto di dominanza ma di reciprocità

L’uomo sposato poteva avere rapporti con un’altra donna sposata da lui

Verso l’anno mille la poligamia venne proibita

La discussione rabbinica avviene anche per molte norme non più applicabili

Compito dei rabbini fu limitare gli attacchi di gelosia

Se la donna ha dei meriti, questi possono attutire o rinviare l’impatto della punizione?

E se i meriti sono tali da bloccare la sanzione?

Avvenire