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lunedì 9 gennaio 2023

Sinagoghe in Italia



All’interno di una sinagoga trovano posto l’arca santa (aron ha-qodesh) e il podio (tevah o bimah). L’arca è rivolta a est, in direzione di Gerusalemme, e contiene il rotolo della Scrittura (sefer Torah). Il podio, sulla parete opposta, ospita l’officiante per la lettura. Tuttavia l’architettura della sinagoga non segue un modello fisso: le cinque sinagoghe di Venezia (XVI sec.), seguono questo schema, mentre nel tempio centrale di Milano arca e podio stanno sulla stessa parete. Anticamente chiamata scola, la sinagoga non è solo un luogo di preghiera, ma anche di studio e riunione. I resti della sinagoga di Ostia antica (IV sec.) fanno pensare a una casa di riunione (bet ha-keneset) della comunità. Comprendono infatti un forno per le azzime, una vasca per il bagno rituale (miqveh), una casa di studio della Torah (bet ha-midrash) e un tribunale rabbinico (bet din).

La visita a una sinagoga è possibile in modalità reale o virtuale. Per una mappa delle Comunità ebraiche in Italia: https://moked.it/comunita/

In alcune di queste – non in tutte – è possibile visitare una o più sinagoghe. Ecco un elenco delle principali con le relative indicazioni pratiche:

Bologna https://www.comunitaebraicabologna.it/it/contatti/1298-visite-guidate-delle-sinagoghe-per-il-pubblico

Casale Monferrato http://www.italia-ebraica.it/a.cfm?id=2921

Firenze https://www.firenzebraica.it/sinagoga/

Modena https://comebraica-sinagoga-synagogue.business.site/

Napoli https://jewishnaplesitaly.org/it/informazioni/visite-guidate

Padova https://www.museopadovaebraica.it/

Pisa https://www.coopculture.it/it/poi/sinagoga-e-cimitero-ebraico-di-pisa/

Torino https://torinoebraica.it/turismo/#siti

Trieste https://www.discover-trieste.it/Cose-da-fare/Itinerari/Trieste-multireligiosa/Sinagoga-Tempio-Israelitico

Venezia https://www.museoebraico.it/biglietteria/

Vercelli https://www.comunitaebraicavercelli.it/orari-di-apertura/

Verona https://www.comebraicavr.it/it/contatti/

Altre località: https://www.visitjewishitaly.it/

Anche dove non esiste una Comunità a volte è possibile visitare una sinagoga:

Pesaro: https://www.pesaromusei.it/sinagoga/

Pitigliano: https://pitigliano.org/la-piccola-gerusalemme/sinagoga/

Siena: https://www.jewishsiena.it/

Soragna http://www.museoebraicosoragna.net/visite-e-prenotazioni/visite-e-prenotazioni.html

L'Unione delle Comunità ebraiche italiane (UCEI) ha reso disponibili degli itinerari virtuali di alcune sinagoghe con panoramiche a 360° ad altissima risoluzione, contenuti multimediali e spiegazioni sintetiche: https://ucei.it/virtual-tour/. Sono visitabili le sinagoghe di Bologna, Casale, Venezia, Ancona, Pesaro, Firenze, Siena, Livorno, Padova.

mercoledì 24 novembre 2021

Lettera ai soci dell'Amicizia ebraico-cristiana

Nell'estate del 1991 divenni socio dell'Amicizia ebraico-cristiana di Firenze e un anno dopo scrissi una lettera ai soci lombardi per la costituzione di un nuovo gruppo locale a Milano. La mia iniziativa non ebbe successo - avrei scoperto più tardi che c'erano già diversi gruppi attivi in città - ma di quella lettera rimangono alcuni aneddoti personali.

A un parroco ambrosiano spiegai che i vescovi italiani avevano da poco istituito il 17 gennaio di ogni anno una giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo ebraico-cristiano: mi rispose che che nella sua parrocchia non c'era nessun ebreo (come facesse a saperlo con esattezza poi...).

Un medico di base mi confidò di aver trascorso diversi anni della sua infanzia a stretto contatto con una comunità ebraica: secondo lui quello ebraico-cristiano era un dialogo tra sordi.

Un fedele ambrosiano che partecipava a un gruppo di ascolto della Parola (di Dio), dopo una catechesi radiofonica del cardinal Martini, sostenne che gli ebrei avevano ben poco da insegnare ai cristiani, visto come si stavano comportando con i palestinesi (sic).

Infine un altro parroco ambrosiano durante un'omelia di una messa domenicale molto affollata parlò dell'ottusità degli ebrei che non riconoscono in Gesù il Messia e, non pago, sbraitò contro quei giudei che avevano ucciso Dio (!) crocifiggendo il Cristo.

Terminavo la lettera con una citazione dell'ebrea fiorentina Manuela Sadun Paggi che avevo da poco conosciuto e che mi aveva preso in simpatia: "Il mal nel mondo non cesserà senza il nostro fermo e costante contributo individuale e collettivo. La resistenza passiva è complicità con l'avversario. Solo un forte senso per cui vivere può vincere il non senso per cui distruggere: i rapporti autentici, la comunicazione, il dialogo. La religione migliore sarà quella che smetterà di chiedersi qual è la religione migliore".

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, episodi come quelli citati negli aneddoti sono un po' più rari (ma accadono ancora), ma le parole di Manuela restano validissime.

venerdì 22 gennaio 2021

Amicizia ebraico-cristiana a Milano?

Gentile Pia,

come le dicevo stamane la mia proposta di un’Amicizia ebraico-cristiana a Milano risale agli inizi degli anni Novanta.

Non ebbe esito perché diverse realtà già si occupavano della questione.

Anzitutto la rivista SeFeR, con una redazione mista di cristiani ed ebrei guidata da Paolo De Benedetti, che teneva anche corsi di giudaismo alla Facoltà teologica di Milano.


Luogo di dialogo intellettuale era la Libreria Claudiana dei Valdesi in via Francesco Sforza, in cui il libraio Gioachino Pistone curava una sezione ebraica talmente fornita da attirare una folta clientela ebraica.

La casa delle Suore di Nostra Signora di Sion ospitava lezioni di lingua ebraica e il corso annuale Per conoscere Israele.

I gesuiti del Centro culturale S. Fedele organizzavano e ospitavano gli incontri di Lettura biblica a due voci, ebraica e cristiana.

Il GEXE (Gruppo ecumenico cristiano-ebraico) di padre Katunarich teneva incontri presso il Leone XIII.

Il Gruppo interconfessionale Teshuvà promosso dalla Diocesi realizzava i sussidi nazionali per la Giornata dell’ebraismo (17 gennaio) voluta dalla Cei e promuoveva incontri di studio e dibattiti su diversi temi (memoria, popolo di Dio, violenza…).

Poi c’era l’amicizia del card. Martini e del rabbino capo Laras…

Di tutto ciò non è rimasto molto.

C’è ancora la rivista SeFeR e, se vuole, posso farle avere un numero omaggio.

C’è ancora la sezione ebraica presso la Libreria Claudiana, oltre a corsi di ebraico.

Le Suore di Sion non hanno più una casa, ma continuano le lezioni presso una parrocchia.

Spero di esserle stato utile.

mercoledì 26 agosto 2020

Una lettera di Martin Cunz


In febbraio sotto il vulcano Osorno nel profondo sud del Cile ho ricevuto con grande allegria il vostro invito al colloquio a settembre su Bonhoeffer.

Ho già iniziato a farmi delle note e continuo a pensarci.

Sarebbe per me una riflessione importantissima perché è quasi l’unico teologo moderno che fa vedere alla chiesa d’Occidente delle prospettive oneste oltre l’impasse storica e spirituale in cui ci troviamo come chiese.

Però voi sapete del mio pessimo stato di salute pieno di speranza contro ogni speranza.

Umanamente non potrò venire però prego di darmi un poco più di vita come a Chizkiyahu (Isaia 38) e di chiamare Lazzaro dalla tomba per sfasciarlo e lasciarlo andare.

Che questa malattia non sia per la morte.

Non chiedo un miracolo per la mia persona, però che Dio sia glorificato in tutto.

Vivo come regalo più grande una libertà finora mai conosciuta e vivo pregando in comunione con la Chiesa Universale.

Se riesco scriverò qualcosa ma non prometto.

Que Dio vi benedica in tutto.

Martin Cunz

Avvenire