Tre teologi
Sono tre i teologi, tutti svizzeri, che si sono occupati di Mozart.
Hans Urs von Balthasar (1905-1988) è originario di Lucerna. Dopo gli anni della formazione, durante i quali studia musica e letteratura, nel 1929 entra nella Compagnia di Gesù. Decisivi per la sua formazione teologica sono gli incontri con Henri de Lubac e Karl Barth. La collaborazione con la mistica Adrienne von Speyr lo conduce all’elaborazione di un pensiero teologico dominato dall’idea che solo l’amore è credibile. Su questo fondamento von Balthasar costruisce la sua vasta opera teologica: Gloria, Teodrammatica, Teologica. Muore il 26 giugno 1988 dopo essere stato nominato cardinale. Hans Urs von Balthasar ha scritto una Testimonianza per Mozart (Glossa, Milano 1995).
Karl Barth (1886-1968) è il più noto teologo riformato dell’epoca moderna. Nato a Basilea, è professore di teologia a Gottinga, Munster e Bonn. Nel 1935 deve lasciare la Germania per la sua opposizione al nazismo e si ritira a Basilea dove insegna fino al 1962. L’itinerario teologico di Barth è tripartito: anzitutto aderisce alla teologia liberale e al socialismo religioso, quindi elabora una teologia dialettica (critica) contraddistinta dalla sovranità di Dio e dalla libertà della grazia, infine una dogmatica ecclesiale centrata sulla cristologia che è rimasta incompiuta. Karl Barth è autore di alcuni brevi scritti raccolti in Wolfgang Amadeus Mozart (Queriniana, Brescia 1991).
Hans Kung (1928-2021) nasce a Sursee. Studia teologia nella Pontifica Università Gregoriana di Roma ed amplia la sua formazione alla Sorbona e nell’Istituto Cattolico di Parigi. Ordinato sacerdote nel 1954, docente di teologia all'università di Tubinga, è consulente in materia teologica del Concilio Vaticano IL Kùng è uno dei teologi di avanguardia più straordinari e controversi del pensiero cattolico contemporaneo. Vede il futuro della Chiesa nell'impegno verso la direzione del dialogo e dell’apertura alla società indicata da Giovanni XXIII e Paolo VI. Nel 1979 è costretto dal Vaticano a cedere la cattedra di teologo cattolico ufficiale. Hans Kung ha scritto Mozart. Tracce della trascendenza (Queriniana, Brescia 1992).
Quello che segue è un percorso tra gli scritti dei tre teologi raccolti attorno a tre parole-chiave: mistero, gioco e vitalità. Saranno questi svizzeri a parlare di Mozart come ascoltatori della sua musica e, secondariamente, come teologi cristiani. L’idea che li accomuna è che la musica di Amadeus è frutto della semplice e straordinaria grazia di Dio.
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