lunedì 20 gennaio 2020

Contro la 'ndrangheta



A dicembre il procuratore di Catanzaro ha ordinato un blitz contro la ‘ndrangheta calabrese. L’operazione è stata condotta dalla DDA (Direzione distrettuale antimafia) contro la cosca Mancuso di Limbadi (provincia di Vibo Valentia). 334 persone coinvolte, tra cui politici, avvocati commercialisti e massoni (membri di un’associazione segreta). 260 persone in carcere, 70 agli arresti domiciliari, 82 indagati a piede libero. 2.550 i carabinieri in azione e 15milioni di euro di beni sequestrati. Le accuse sono di associazione mafiosa, omicidio, estorsione, usura, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e altri reati aggravati dalle modalità mafiose. Coinvolti un noto avvocato penalista di Catanzaro ed ex parlamentare di Forza Italia, il sindaco di Pizzo e presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) della Calabria eletto col Partito Democratico, un ex consigliere regionale, il segretario del Partito Socialista Italiano calabrese, un cancelliere del tribunale di Vibo, un ex comandante dei carabinieri di Catanzaro. Il blitz è stato anticipato di 24ore perché i boss l’avevano saputo. Luigi Mancuso è stato tenuto sotto controllo per tutto un viaggio in treno finché il GIS (Gruppo di intervento speciale) dei carabinieri l’ha arrestato. La ‘ndrangheta investiva in società pulite in Italia e all’estero (turismo, ristorazione, calzature, onoranze funebri) per riciclare il denaro proveniente dal traffico di droga. Ora tocca alla gente – ha detto il procuratore – occupare gli spazi che abbiamo liberato.

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