venerdì 31 gennaio 2020

Coronavirus



Wuhan è il principale snodo viario, ferroviario e commerciale della Cina centrale ed è il centro dell’industria dell’automobile cinese. I suoi abitanti sono chiusi in casa cercando di evitare il contagio da Coronavirus. Se escono è per fare la coda nei negozi di generi di prima necessità, ai banchi delle farmacie o negli ospedali per ottenere cure. La metropoli di 12milioni di abitanti è isolata da un cordone sanitario e gestita da un esercito di addetti in tuta protettiva e con doppia mascherina. I medicinali in vendita sono razionati a 2 scatole per prodotto e i kit per determinare il contagio scarseggiano. Il bollettino dei contagiati e delle vittime aumenta di ora in ora. Il contagio potrebbe essere partito da un pipistrello, da un serpente o da un visone, ma di certo il primo contagiato è un addetto del mercato di animali vivi di Wuhan. Attualmente il contagio si trasmette tra persone anche senza sintomi. A Wuhan è in costruzione un primo ospedale che sarà pronto in 10 giorni e un secondo aggiungerà poco dopo 1.300 posti letto. Altri simili epidemie si sono succedute in tempi recenti. Nel 2003 in Cina la Sars (sindrome acuta respiratoria grave) in un anno uccise di polmonite 800 persone e tra queste il medico italiano (Carlo Urbani) che per primo identificò il virus. Nel 1968 ad Hong Kong un’influenza aviaria (uccelli) uccise in 2 anni più di 1milione di persone. Nel 1957 in Cina l’influenza Asiatica fece 2milioni di morti. Nel 1918 in Spagna dopo le stragi (Grande Guerra o prima guerra mondiale) la Spagnola contagiò mezzo miliardo di persone e ne uccise più di 30milioni.

giovedì 30 gennaio 2020

Israele e Palestina



Il presidente USA ha proposto un piano di pace per il Medio Oriente (Middle East Plan). Per la convivenza di palestinesi ed ebrei sono previsti due Stati con capitale Gerusalemme. Israele controllerebbe la valle del Giordano, una striscia di terra lunga 105km, dal lago di Tiberiade (nord) al Mar Morto (sud). Attualmente a est del fiume Giordano c’è lo stato di Giordania, a nord ovest c’è Israele, a sud ovest la Cisgiordania sotto il controllo israeliano (tranne la città di Gerico). La valle è abitata da 11mila coloni israeliani e da 65mila palestinesi e ha vocazione agricola e turistica. Il piano prevede che Israele mantenga 15 insediamenti che l’ONU (Nazioni Unite) da oltre 40 anni considera illegali. Israele si impegna a non costruire più insediamenti per 4anni fino alla firma di un accordo di pace. I territori palestinesi raddoppierebbero e un tunnel collegherebbe la Cisgiordania alla striscia di Gaza. Israele continuerebbe a controllare i luoghi santi di ebrei cristiani e musulmani. Ai musulmani sarebbe consentito di pregare nella mosche di Al-Aqsa che si trova sul monte del tempio di Gerusalemme. Il futuro Stato di Palestina avrebbe la capitale in un quartiere est di Gerusalemme che è separato dal resto dalla città da un muro. Trump ha offerto al presidente dell’ANP (Autorità Nazionale Palestinese) 50 miliardi di dollari. I palestinesi sono divisi in fazioni: Fatah che controlla l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP che governa la Cisgiordania), Jihad (Islamica Palestinese), Hamas (che governa Gaza). Il presidente Mazen ha fatto sapere che tutte rifiutano il piano di Trump.

mercoledì 29 gennaio 2020

Riscaldamento globale



Si è tenuta a Madrid la Cop25 (venticinquesima Conferenza mondiale sul clima delle Nazioni Unite). I rappresentanti di 200 Paesi si hanno fatto il punto sugli accordi presi alla Cop21 di Parigi e nel Protocollo di Kyoto (Giappone) per contrastare il riscaldamento globale. Per 2 settimane oltre 25mila persone, prima i tecnici e poi ministri e capi di Stato e di governo, dovranno decidere azioni urgenti e concrete. Si tratta di contenere l’aumento della temperatura media globale alla fine del secolo (2100) entro un massimo di 2 gradi centigradi rispetto ai livelli preindustriali (1800 d.C.). Le emissioni di gas serra dovranno diminuire del 7,6% ogni anno per i prossimi 10 anni. Almeno 100 Paesi dovranno abbandonare il carbone e puntare sull’energia eolica (vento) o solare. L’obiettivo è di 0 emissioni entro il 2050. Gli occhi sono puntati su Cina e India. Dagli Stati Uniti è giunta la volontà del presidente Trump di uscire dagli accordi di Parigi. Il Brasile non sta facendo nulla per fermare la distruzione della foresta amazzonica. Il presidente Bolsonaro ricorda che i Paesi sviluppati avevano promesso a Parigi 100 miliardi di dollari per i Paesi in via di sviluppo. L’Europa ha deciso di ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. L’Italia non ha ancora un programma per abbandonare il carbone. A spingere i politici sono i giovani del movimento Fridays for future di Greta Thunberg.

Il discorso della montagna (Matteo 5) di Gesù di Nazaret

  LE BEATITUDINI (PREMESSA ALLE SUPERTESI) Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conserva...