giovedì 30 gennaio 2020

Israele e Palestina



Il presidente USA ha proposto un piano di pace per il Medio Oriente (Middle East Plan). Per la convivenza di palestinesi ed ebrei sono previsti due Stati con capitale Gerusalemme. Israele controllerebbe la valle del Giordano, una striscia di terra lunga 105km, dal lago di Tiberiade (nord) al Mar Morto (sud). Attualmente a est del fiume Giordano c’è lo stato di Giordania, a nord ovest c’è Israele, a sud ovest la Cisgiordania sotto il controllo israeliano (tranne la città di Gerico). La valle è abitata da 11mila coloni israeliani e da 65mila palestinesi e ha vocazione agricola e turistica. Il piano prevede che Israele mantenga 15 insediamenti che l’ONU (Nazioni Unite) da oltre 40 anni considera illegali. Israele si impegna a non costruire più insediamenti per 4anni fino alla firma di un accordo di pace. I territori palestinesi raddoppierebbero e un tunnel collegherebbe la Cisgiordania alla striscia di Gaza. Israele continuerebbe a controllare i luoghi santi di ebrei cristiani e musulmani. Ai musulmani sarebbe consentito di pregare nella mosche di Al-Aqsa che si trova sul monte del tempio di Gerusalemme. Il futuro Stato di Palestina avrebbe la capitale in un quartiere est di Gerusalemme che è separato dal resto dalla città da un muro. Trump ha offerto al presidente dell’ANP (Autorità Nazionale Palestinese) 50 miliardi di dollari. I palestinesi sono divisi in fazioni: Fatah che controlla l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (OLP che governa la Cisgiordania), Jihad (Islamica Palestinese), Hamas (che governa Gaza). Il presidente Mazen ha fatto sapere che tutte rifiutano il piano di Trump.

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