Un corvo nero
piccolo sparviero
sparge nell'aria
la sua voce solitaria.
Un cielo duro
più che un cielo un muro
strato denso
che nasconde l’immenso.
La ciminiera
segna una frontiera
tra le case e il bosco
che non conosco.
Il corvo dritto
come un testo scritto
lancia il suo grido
contro un cielo nudo
e punta il becco
serrato a stecco.
Emette un suono
che somiglia a un tuono
ma la città dorme
un sonno enorme:
il silenzio è d’oro
ma qui è un cimitero.
Il corvo si muove
e intanto piove
un fremito secco
dalla coda al becco.
Ma non demorde
e picchia sulle corde
della sua voce
mentre tutto tace.
Quanto a me, io do a te, più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato (Genesi 48,22)
venerdì 29 novembre 2019
lunedì 25 novembre 2019
Il profeta Elia
Appunti
Tutto subito, o mai più
Fuoco e fiamme in nome
di Dio
Contesto storico e
commento a 1 Re
La signora
delle camelie, di Alexandre Dumas, 1848, base de La traviata di Verdi
Marguerite =
cortigiana (prostituta) segnala disponibilità con camelie bianche o rosse
Ad Armand: Voi
siete pazzo. Non si attende 2 anni da che si conosce una donna come me, per
chiederle di diventare la propria amante. Noi diamo tutto subito, o mai più
1. Il contesto storico
= periodo monarchico - storia dell’Israele antico
La monarchia israelitica = carattere sacrale: re scelto da
Dio (unto/mashiach), figlio adottivo, garante di diritto e giustizia, non è Dio
– faraoni d’Egitto – (ruolo del profeta)
Monarchia = nasce
con Saul/Shaùl, a cavallo del 1000 a.C. con Davide/Davìd (capitale a Gerusalemme/Yerushalàim),
splendore con Salomone/Shlomò (primo tempio), Roboamo/Rechòv’am, non abbassa le
tasse, secessione: il regno si spacca in due
Tribù del
sud (Giuda e Beniamino) = regno di Giuda/Yehudà, 10 tribù del nord = regno
d’Israele, capitale Samaria/Shomròn
Nord e sud molto diversi:
1. Israele = vasto (Samaria, Galilea,
Transgiordania) - Giuda = limite, regione montuosa
2. Israele = florido, solcato da via del
mare, commercio (tra Egitto a Siria) - Giuda = isolato
3. Israele = eterogeneo, comprende
nuclei cananei - Giuda = meno popolato, più omogeneo
4. Geroboamo/Yaròv’am (non davidico) =
culto parallelo, santuari Dan (nord) e Betel (sud), sacerdoti non Levi
5. Israele allea con Tiro - il figlio
Acab sposerà Gezabele/Izèvel, figlia re fenicio - Giuda con siri di Damasco
6. Israele termina nel 722, invasione
assira e deportazione degli abitanti, delle tribù nessuna traccia - Giuda nel
586 i babilonesi abbattono il tempio, deportano dirigenti e sacerdoti
Dinastia di Omri = negli annali del re di Assiria - conquista
Transgiordania, stele di Mesa/Meshà, re di Moab/Mo’av, Giordania 1868 - monolito
Salmanassar, 1845, Acab (874-853) si oppone agli assiri 2000 carri e 10000
cavalli
1 Re 16 - il giudizio
negativo su Acab
Achab =
capitano del Pequod, Moby Dick, Hermann Melville, patto con diavolo, follia
Vittorie
militari = stabilità politica, miglioramento condizioni economiche, a vantaggio
della classe dirigente
1 Re 21 - l’episodio
della vigna di Nabot
v. 3 Nabot
voleva solo restare nella sua casa, con la sua vigna, tra i ricordi
dell’infanzia, di genitori e nonni
Il primo
processo farsa della storia ebraica con due falsi testimoni
2. L’apparizione del profeta Elia è
improvvisa
1 Re 17 – le chiavi
della pioggia
v. 1 Ginzberg
157 a
v. 1 Tu o re
non sei la creatura più potente, c’è una volontà che non puoi controllare
v. 6 Prendendoli
dalla dispensa di Giosafat, re di Giuda, che fece il bene agli occhi di Dio - Genesi
Rabbah 33,5 = la parola corvi = stesse consonanti di arabi - Gojim/gentili/pagani
o animali impuri (halakhah) nutrono Elia
1 Re 17 – una
moltiplicazione dei pani
v. 9 Zarepta,
territorio città-stato di Sidone, oggi Libano, da qui proviene Gezabele
Ginzberg 157
b e 454
1 Re 18 – i profeti di
Baal e Asera
3. Il monte Carmelo
Har ha
Karmell o anche Kerem-El (vigna di Dio) è una catena montuosa in Galilea lunga
39 km e larga 7 o 8 km da Haifa a Jenin. Sul fianco NE la valle di Jezreel
fianco molto ripido. Altezza massima di 525 m s.l.m.
Nelle liste
dei faraoni (Tutmosi III, Ramses II e Ramses III) è capo santo/rosh qadesh. Estremità
rocciosa a NO si infila nel mar Mediterraneo. Scenario mistico e solitario.
Una volta la
città di Haifa si trovava ai piedi del monte, ora il Carmelo è uno dei quartieri della
città, dove si trova l'università.
Ginzberg 158
a
Tradizione
islamica = Elia abita ancora il monte Carmelo - Monaci del Carmelo
(carmelitani) = Elia è il fondatore
v. 21 Già
allora il popolo preferiva aspettare e saltare sul carro del vincitore
V. 24
Ginzberg 158 b
v. 29
Ginzberg 159
Wiesel = Dio
non aveva ancora vinto perché Elia non aveva ancora ottenuto risposta
v. 31 Elia
ricostruisce Israele ponendo ciascuna pietra/tribù insieme all‘altra
v. 39 Adonai
hu ha-Elohim = ripetuta 7 volte nella liturgia ebraica alla fine del Giorno dell’Espiazione/Kippùr
v. 40 Esodo
32,25-29 = dopo il vitello d’oro, senza che Dio chieda nulla, Mosè e i leviti
uccidono 3000 israeliti
Bianchi: lo
zelo eccessivo fa prevaricare nel nome di Dio, anche Elia compie uno scempio
1 Re 18 – l’euforia del
profeta
v. 45 Piove
e la terra nutre bestie e gente e la creazione si riconcilia con il Creatore
v. 46 Elia ha
compiuto miracoli (moltiplicazione pani, risurrezione), chiuso e aperto i cieli
(carestia, pioggia), sconfitto l’idolatria (sterminando i falsi profeti) - Tutto
subito, o mai più. Un successo dietro l’altro, carriera lampo, uomo autorevole.
Finché…
1 Re 19 – la grande
depressione
1 Acab riferì a Gezabele. 2 "Gli dèi mi facciano
questo e anche di peggio, se domani a quest'ora non avrò reso la tua vita come
la vita di uno di loro". 3 Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per
salvarsi.
v. 1 Wiesel:
Acab era un comandante esperto, ma solo quando non c’era Gezabele, altrimenti
era un debole, succube - Elia coglie la frustrazione di Acab e, in assenza di lei,
propone a lui la sfida - Acab accetta per dimostrare a Gezabele il suo potere
v. 2 Gezabele
è la vera regnante: uccide i profeti, costruisce altari a Baal, fa uccidere
Nabot, decide la politica interna, quella estera, la teologia nazionale - Sensuale
e amante del lusso e del potere (Talmud)
v. 3 Elia
prova angoscia, tocca il fondo, l’abisso e fugge a sud, verso il deserto del
Sinai, perché sa quanto può essere pericolosa l’ira di una donna – L’idolatria
non è scomparsa, l’altare a Baal e il palo sacro a Samaria ci sono ancora
Ginzberg 435
- Tradizione islamica (Al Tarafi, Storia dei profeti) = tornarono
all’idolatria, Elia invocò Dio di liberarsi di loro
El nafsho =
se ne andò verso se stesso o verso il suo essere (Chouraqui) - Dio è un
cacciatore, i profeti braccati come selvaggina - Dio non mangia il profeta e
non lo uccide, gli basta catturarlo, un prigioniero - Dio ha bisogno del
profeta (Neher)
v. 4 Elia ricorda i peccati (anziché i meriti) dei
padri, depressione
v. 5 Numeri
11,14-15 = Mosè, alla richiesta di carne, aveva invocato la morte, Elia è in confusione,
buio, tenebre
Come si
distingue il vero profeta dal falso? Non ha la presunzione di esserlo - Non ha
mai la certezza della chiamata di Dio, non conosce in anticipo quel che dovrà
dire - Non è un eroe senza paura, la parola di Dio attira persecuzioni, non dà
pace e tranquillità
1 Re 19 – il Signore
non era nel fuoco
4. Il monte Sinai/Oreb =
terremoto e fuoco durante la rivelazione
Oreb = nome del
Sinai per la tradizione deuteronomista, cui 1 Re appartiene, Gebel Musa (montagna
di Mosè) è in Egitto nella parte meridionale della penisola del Sinai - 2.285
metri di altezza è la seconda montagna più alta dell'Egitto dopo monte Caterina
(2.637 m) che si trova a circa 4,1 km a sud-ovest.
40 anni
d’Israele nel deserto, i 40 giorni di digiuno di Mosè prima dell’incontro con
Dio sul Sinai - Elia è sempre più accostato a Mosè, è il Mosè del silenzio
(Bianchi)
Tradizione ebraica
= questa caverna è il crepaccio in cui Dio era apparso a Mosè - In un momento
di debolezza chiese di vedere il volto di Dio, ma Dio passò e coprì con una
mano il crepaccio - Vide solo la schiena (o il dopo) = Dio rivela il suo volto
compassionevole e misericordioso - Talmud = se nella grotta vi fosse stata una
fessura grande come la cruna di un ago, essi non sarebbero rimasti in vita,
poiché sta scritto: “Nessun uomo può vedermi e restare vivo” (Es 33,20)
v. 12 Qol demamà
daqqà = Qol/voce (femminile) e demamà/silenziosità (silenzio al femminile) - Dalet
Mem He = silenzio, calma, immobilità, morte, il silenzio di Aronne alla morte
dei suoi due figli, che Neher traduce con: arresto momentaneo del cuore, il cui
battito è il primo suono della vita - crepitio di un fuoco che si spegne (Buber)
- una voce, un silenzio sottile (Chouraqui), una voce di silenzio sottile (PdB)
- Elia intuisce la presenza di Dio nell’assenza, espressione paradossale,
poetica, manifestazione impalpabile
Neher = dopo
Auschwitz il silenzio non è più il segno della collera di Dio o del suo
rifiuto, ma esprime piuttosto la presenza divina più e meglio della parola. Il
Dio vivente è il Dio del silenzio e del nascondimento
v. 13 L’ebraico
solitamente parla del volto al plurale (panim le panim), ogni persona ha almeno
due volti, persino Dio ha un lato oscuro e un lato luminoso. Qui però Elia si
copre il panah (singolare) - Nasconde le sue tante facce, si vergogna? Vuole
solo ascoltare, distinguere la voce di Dio da quella dei suoi desideri consci o
inconsci? - Cosa fai qui? ricorda quel: Caino, dove sei? dopo l’uccisione di
Abele
1 Re 19 – un resto
d’Israele
v. 18 Un
resto d’Israele = 7 mila persone, come Abdia che aveva nascosto i profeti e la
gente che non fece la spia - la generazione di Acab era idolatra, ma non fu
peggio di quella di Davide, perché senza delatori (Talmud) – Corano Sura 37 =
Elia fu uno degli Inviati: Invocate voi Ba’l? Saran consegnati al Castigo!
Eccetto i servi di Dio, puri
v. 21 Dio
liberò Elia dal suo incarico perché gli aveva obbedito troppo (Wiesel)
1 Re 21 - l’episodio
della vigna di Nabot
giovedì 14 novembre 2019
Un tuchèl de strasc
In del me curtìl
giugàvi a nascùndes.
In ca’ mia gh’eri una stuèta
cun la calderèta.
Metevi su la péntula
e fasévi la pùlenta.
Duévi vutà la nona
perchè la mia mam
le ndàva a laurà.
Le vùtavi a lavà i piàt,
preparà la tàula,
andà a tòe l’aqua al rubinèt.
Perchè l’aqua
ghe l’eri minga in ca’,
la purtàum lì
cun la sidèla.
Apèna finì de mangià
duévi métes dré
a lavà i piàt
cunt un tuchèl de strasc.
giugàvi a nascùndes.
In ca’ mia gh’eri una stuèta
cun la calderèta.
Metevi su la péntula
e fasévi la pùlenta.
Duévi vutà la nona
perchè la mia mam
le ndàva a laurà.
Le vùtavi a lavà i piàt,
preparà la tàula,
andà a tòe l’aqua al rubinèt.
Perchè l’aqua
ghe l’eri minga in ca’,
la purtàum lì
cun la sidèla.
Apèna finì de mangià
duévi métes dré
a lavà i piàt
cunt un tuchèl de strasc.
venerdì 8 novembre 2019
Negli asciutti sentieri
Natura estrema
è il tuo teorema
dura tenace
aspra perspicace.
Stai nel greto enorme
di un fiume che dorme.
Ti scorre sotto i piedi
e tu gli occhi socchiudi.
Posi l’orecchio
ti trascina con sé
poi torni in te.
Sei rimasto dov’eri
negli asciutti sentieri.
Una chiesa strana
una pila piovana
i gradini di un altare
e ti accorgi di stare
all’aperto, tetto
e pareti certo
non sono più.
Dura perspicace
aspra tenace.
Come la gente
di cui questa terra
è capace.
è il tuo teorema
dura tenace
aspra perspicace.
Stai nel greto enorme
di un fiume che dorme.
Ti scorre sotto i piedi
e tu gli occhi socchiudi.
Posi l’orecchio
ti trascina con sé
poi torni in te.
Sei rimasto dov’eri
negli asciutti sentieri.
Una chiesa strana
una pila piovana
i gradini di un altare
e ti accorgi di stare
all’aperto, tetto
e pareti certo
non sono più.
Dura perspicace
aspra tenace.
Come la gente
di cui questa terra
è capace.
mercoledì 6 novembre 2019
Rami per radici
La mano sinistra attorciglia
ciocche di capelli sul collo
se in ascolto ferma subisce.
La mano destra si esibisce
traccia concentrici quadrati
ombre spirali chiaroscuri
balene ridenti con puri
getti d’acqua, alti e sbuffanti
margherite foglie tendami
alberi con radici e rami
e rami per radici e pesci
tondi ovali e fondi spelei.
Quando sono in riunione con lei
mi smarrisco dentro i suoi segni
residui esigui di sogni.
Emergono in me i suoi bisogni
allorché inseguo i suoi disegni
e a istanza sono muto pesce.
ciocche di capelli sul collo
se in ascolto ferma subisce.
La mano destra si esibisce
traccia concentrici quadrati
ombre spirali chiaroscuri
balene ridenti con puri
getti d’acqua, alti e sbuffanti
margherite foglie tendami
alberi con radici e rami
e rami per radici e pesci
tondi ovali e fondi spelei.
Quando sono in riunione con lei
mi smarrisco dentro i suoi segni
residui esigui di sogni.
Emergono in me i suoi bisogni
allorché inseguo i suoi disegni
e a istanza sono muto pesce.
Iscriviti a:
Post (Atom)
Il discorso della montagna (Matteo 5) di Gesù di Nazaret
LE BEATITUDINI (PREMESSA ALLE SUPERTESI) Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conserva...
-
LE BEATITUDINI (PREMESSA ALLE SUPERTESI) Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conserva...
-
Come lavoratori dell’Ente Arcidiocesi riteniamo che la realtà in cui prestiamo servizio sia una parte, seppur piccola e assai peculiare, d...
-
https://www.joimag.it/avinu-la-nuova-rivista-per-il-dialogo-ebraico-cristiano/ Il dialogo ebraico-cristiano – o cristiano-ebraico – non è ...