venerdì 29 novembre 2019

Il corvo dritto

Un corvo nero
piccolo sparviero
sparge nell'aria
la sua voce solitaria.


Un cielo duro
più che un cielo un muro
strato denso
che nasconde l’immenso.


La ciminiera
segna una frontiera
tra le case e il bosco
che non conosco.


Il corvo dritto
come un testo scritto
lancia il suo grido
contro un cielo nudo
e punta il becco
serrato a stecco.





Emette un suono
che somiglia a un tuono

ma la città dorme
un sonno enorme:
il silenzio è d’oro
ma qui è un cimitero.


Il corvo si muove
e intanto piove
un fremito secco
dalla coda al becco.


Ma non demorde
e picchia sulle corde
della sua voce
mentre tutto tace.

lunedì 25 novembre 2019

Il profeta Elia



Appunti
Tutto subito, o mai più
Fuoco e fiamme in nome di Dio
Contesto storico e commento a 1 Re
La signora delle camelie, di Alexandre Dumas, 1848, base de La traviata di Verdi
Marguerite = cortigiana (prostituta) segnala disponibilità con camelie bianche o rosse
Ad Armand: Voi siete pazzo. Non si attende 2 anni da che si conosce una donna come me, per chiederle di diventare la propria amante. Noi diamo tutto subito, o mai più
1.      Il contesto storico = periodo monarchico - storia dell’Israele antico
La monarchia israelitica = carattere sacrale: re scelto da Dio (unto/mashiach), figlio adottivo, garante di diritto e giustizia, non è Dio – faraoni d’Egitto – (ruolo del profeta)
Monarchia = nasce con Saul/Shaùl, a cavallo del 1000 a.C. con Davide/Davìd (capitale a Gerusalemme/Yerushalàim), splendore con Salomone/Shlomò (primo tempio), Roboamo/Rechòv’am, non abbassa le tasse, secessione: il regno si spacca in due
Tribù del sud (Giuda e Beniamino) = regno di Giuda/Yehudà, 10 tribù del nord = regno d’Israele, capitale Samaria/Shomròn
Nord e sud molto diversi:
1.      Israele = vasto (Samaria, Galilea, Transgiordania) - Giuda = limite, regione montuosa
2.      Israele = florido, solcato da via del mare, commercio (tra Egitto a Siria) - Giuda = isolato
3.      Israele = eterogeneo, comprende nuclei cananei - Giuda = meno popolato, più omogeneo
4.      Geroboamo/Yaròv’am (non davidico) = culto parallelo, santuari Dan (nord) e Betel (sud), sacerdoti non Levi
5.      Israele allea con Tiro - il figlio Acab sposerà Gezabele/Izèvel, figlia re fenicio - Giuda con siri di Damasco
6.      Israele termina nel 722, invasione assira e deportazione degli abitanti, delle tribù nessuna traccia - Giuda nel 586 i babilonesi abbattono il tempio, deportano dirigenti e sacerdoti
Dinastia di Omri = negli annali del re di Assiria - conquista Transgiordania, stele di Mesa/Meshà, re di Moab/Mo’av, Giordania 1868 - monolito Salmanassar, 1845, Acab (874-853) si oppone agli assiri 2000 carri e 10000 cavalli
1 Re 16 - il giudizio negativo su Acab
Achab = capitano del Pequod, Moby Dick, Hermann Melville, patto con diavolo, follia
Vittorie militari = stabilità politica, miglioramento condizioni economiche, a vantaggio della classe dirigente
1 Re 21 - l’episodio della vigna di Nabot
v. 3 Nabot voleva solo restare nella sua casa, con la sua vigna, tra i ricordi dell’infanzia, di genitori e nonni
Il primo processo farsa della storia ebraica con due falsi testimoni
2.      L’apparizione del profeta Elia è improvvisa
1 Re 17 – le chiavi della pioggia
v. 1 Ginzberg 157 a
v. 1 Tu o re non sei la creatura più potente, c’è una volontà che non puoi controllare
v. 6 Prendendoli dalla dispensa di Giosafat, re di Giuda, che fece il bene agli occhi di Dio - Genesi Rabbah 33,5 = la parola corvi = stesse consonanti di arabi - Gojim/gentili/pagani o animali impuri (halakhah) nutrono Elia
1 Re 17 – una moltiplicazione dei pani
v. 9 Zarepta, territorio città-stato di Sidone, oggi Libano, da qui proviene Gezabele
Ginzberg 157 b e 454
1 Re 18 – i profeti di Baal e Asera
3.      Il monte Carmelo
Har ha Karmell o anche Kerem-El (vigna di Dio) è una catena montuosa in Galilea lunga 39 km e larga 7 o 8 km da Haifa a Jenin. Sul fianco NE la valle di Jezreel fianco molto ripido. Altezza massima di 525 m s.l.m.
Nelle liste dei faraoni (Tutmosi III, Ramses II e Ramses III) è capo santo/rosh qadesh. Estremità rocciosa a NO si infila nel mar Mediterraneo. Scenario mistico e solitario.
Una volta la città di Haifa si trovava ai piedi del monte,  ora il Carmelo è uno dei quartieri della città, dove si trova l'università.
Ginzberg 158 a
Tradizione islamica = Elia abita ancora il monte Carmelo - Monaci del Carmelo (carmelitani) = Elia è il fondatore
v. 21 Già allora il popolo preferiva aspettare e saltare sul carro del vincitore
V. 24 Ginzberg 158 b
v. 29 Ginzberg 159
Wiesel = Dio non aveva ancora vinto perché Elia non aveva ancora ottenuto risposta
v. 31 Elia ricostruisce Israele ponendo ciascuna pietra/tribù insieme all‘altra
v. 39 Adonai hu ha-Elohim = ripetuta 7 volte nella liturgia ebraica alla fine del Giorno dell’Espiazione/Kippùr
v. 40 Esodo 32,25-29 = dopo il vitello d’oro, senza che Dio chieda nulla, Mosè e i leviti uccidono 3000 israeliti
Bianchi: lo zelo eccessivo fa prevaricare nel nome di Dio, anche Elia compie uno scempio
1 Re 18 – l’euforia del profeta
v. 45 Piove e la terra nutre bestie e gente e la creazione si riconcilia con il Creatore
v. 46 Elia ha compiuto miracoli (moltiplicazione pani, risurrezione), chiuso e aperto i cieli (carestia, pioggia), sconfitto l’idolatria (sterminando i falsi profeti) - Tutto subito, o mai più. Un successo dietro l’altro, carriera lampo, uomo autorevole. Finché…
1 Re 19 – la grande depressione
1 Acab riferì a Gezabele. 2 "Gli dèi mi facciano questo e anche di peggio, se domani a quest'ora non avrò reso la tua vita come la vita di uno di loro". 3 Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per salvarsi.
v. 1 Wiesel: Acab era un comandante esperto, ma solo quando non c’era Gezabele, altrimenti era un debole, succube - Elia coglie la frustrazione di Acab e, in assenza di lei, propone a lui la sfida - Acab accetta per dimostrare a Gezabele il suo potere
v. 2 Gezabele è la vera regnante: uccide i profeti, costruisce altari a Baal, fa uccidere Nabot, decide la politica interna, quella estera, la teologia nazionale - Sensuale e amante del lusso e del potere (Talmud)
v. 3 Elia prova angoscia, tocca il fondo, l’abisso e fugge a sud, verso il deserto del Sinai, perché sa quanto può essere pericolosa l’ira di una donna – L’idolatria non è scomparsa, l’altare a Baal e il palo sacro a Samaria ci sono ancora
Ginzberg 435 - Tradizione islamica (Al Tarafi, Storia dei profeti) = tornarono all’idolatria, Elia invocò Dio di liberarsi di loro
El nafsho = se ne andò verso se stesso o verso il suo essere (Chouraqui) - Dio è un cacciatore, i profeti braccati come selvaggina - Dio non mangia il profeta e non lo uccide, gli basta catturarlo, un prigioniero - Dio ha bisogno del profeta (Neher)
v. 4  Elia ricorda i peccati (anziché i meriti) dei padri, depressione
v. 5 Numeri 11,14-15 = Mosè, alla richiesta di carne, aveva invocato la morte, Elia è in confusione, buio, tenebre
Come si distingue il vero profeta dal falso? Non ha la presunzione di esserlo - Non ha mai la certezza della chiamata di Dio, non conosce in anticipo quel che dovrà dire - Non è un eroe senza paura, la parola di Dio attira persecuzioni, non dà pace e tranquillità
1 Re 19 – il Signore non era nel fuoco
4.      Il monte Sinai/Oreb = terremoto e fuoco durante la rivelazione
Oreb = nome del Sinai per la tradizione deuteronomista, cui 1 Re appartiene, Gebel Musa (montagna di Mosè) è in Egitto nella parte meridionale della penisola del Sinai - 2.285 metri di altezza è la seconda montagna più alta dell'Egitto dopo monte Caterina (2.637 m) che si trova a circa 4,1 km a sud-ovest.  
40 anni d’Israele nel deserto, i 40 giorni di digiuno di Mosè prima dell’incontro con Dio sul Sinai - Elia è sempre più accostato a Mosè, è il Mosè del silenzio (Bianchi)
Tradizione ebraica = questa caverna è il crepaccio in cui Dio era apparso a Mosè - In un momento di debolezza chiese di vedere il volto di Dio, ma Dio passò e coprì con una mano il crepaccio - Vide solo la schiena (o il dopo) = Dio rivela il suo volto compassionevole e misericordioso - Talmud = se nella grotta vi fosse stata una fessura grande come la cruna di un ago, essi non sarebbero rimasti in vita, poiché sta scritto: “Nessun uomo può vedermi e restare vivo” (Es 33,20)
v. 12 Qol demamà daqqà = Qol/voce (femminile) e demamà/silenziosità (silenzio al femminile) - Dalet Mem He = silenzio, calma, immobilità, morte, il silenzio di Aronne alla morte dei suoi due figli, che Neher traduce con: arresto momentaneo del cuore, il cui battito è il primo suono della vita - crepitio di un fuoco che si spegne (Buber) - una voce, un silenzio sottile (Chouraqui), una voce di silenzio sottile (PdB) - Elia intuisce la presenza di Dio nell’assenza, espressione paradossale, poetica, manifestazione impalpabile
Neher = dopo Auschwitz il silenzio non è più il segno della collera di Dio o del suo rifiuto, ma esprime piuttosto la presenza divina più e meglio della parola. Il Dio vivente è il Dio del silenzio e del nascondimento
v. 13 L’ebraico solitamente parla del volto al plurale (panim le panim), ogni persona ha almeno due volti, persino Dio ha un lato oscuro e un lato luminoso. Qui però Elia si copre il panah (singolare) - Nasconde le sue tante facce, si vergogna? Vuole solo ascoltare, distinguere la voce di Dio da quella dei suoi desideri consci o inconsci? - Cosa fai qui? ricorda quel: Caino, dove sei? dopo l’uccisione di Abele
1 Re 19 – un resto d’Israele
v. 18 Un resto d’Israele = 7 mila persone, come Abdia che aveva nascosto i profeti e la gente che non fece la spia - la generazione di Acab era idolatra, ma non fu peggio di quella di Davide, perché senza delatori (Talmud) – Corano Sura 37 = Elia fu uno degli Inviati: Invocate voi Ba’l? Saran consegnati al Castigo! Eccetto i servi di Dio, puri
v. 21 Dio liberò Elia dal suo incarico perché gli aveva obbedito troppo (Wiesel)
1 Re 21 - l’episodio della vigna di Nabot

giovedì 14 novembre 2019

Un tuchèl de strasc

In del me curtìl
giugàvi a nascùndes.
In ca’ mia gh’eri una stuèta
cun la calderèta.
Metevi su la péntula
e fasévi la pùlenta.
Duévi vutà la nona
perchè la mia mam
le ndàva a laurà.



Le vùtavi a lavà i piàt,
preparà la tàula,
andà a tòe l’aqua al rubinèt.
Perchè l’aqua
ghe l’eri minga in ca’,
la purtàum lì
cun la sidèla.
Apèna finì de mangià
duévi métes dré
a lavà i piàt
cunt un tuchèl de strasc.

venerdì 8 novembre 2019

Negli asciutti sentieri

Natura estrema
è il tuo teorema
dura tenace
aspra perspicace.
 

Stai nel greto enorme
di un fiume che dorme.
Ti scorre sotto i piedi
e tu gli occhi socchiudi.

Posi l’orecchio
ti trascina con sé
poi torni in te.
Sei rimasto dov’eri
negli asciutti sentieri.
 


Una chiesa strana
una pila piovana
i gradini di un altare
e ti accorgi di stare
all’aperto, tetto
e pareti certo
non sono più.


Dura perspicace
aspra tenace.
Come la gente
di cui questa terra
è capace.

mercoledì 6 novembre 2019

Rami per radici

La mano sinistra attorciglia
ciocche di capelli sul collo
se in ascolto ferma subisce.
La mano destra si esibisce
traccia concentrici quadrati
ombre spirali chiaroscuri
balene ridenti con puri
getti d’acqua, alti e sbuffanti
margherite foglie tendami
alberi con radici e rami
e rami per radici e pesci
tondi ovali e fondi spelei.
 


Quando sono in riunione con lei
mi smarrisco dentro i suoi segni
residui esigui di sogni.
Emergono in me i suoi bisogni
allorché inseguo i suoi disegni
e a istanza sono muto pesce.

Il discorso della montagna (Matteo 5) di Gesù di Nazaret

  LE BEATITUDINI (PREMESSA ALLE SUPERTESI) Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conserva...