Appunti
Tutto subito, o mai più
Fuoco e fiamme in nome
di Dio
Contesto storico e
commento a 1 Re
La signora
delle camelie, di Alexandre Dumas, 1848, base de La traviata di Verdi
Marguerite =
cortigiana (prostituta) segnala disponibilità con camelie bianche o rosse
Ad Armand: Voi
siete pazzo. Non si attende 2 anni da che si conosce una donna come me, per
chiederle di diventare la propria amante. Noi diamo tutto subito, o mai più
1. Il contesto storico
= periodo monarchico - storia dell’Israele antico
La monarchia israelitica = carattere sacrale: re scelto da
Dio (unto/mashiach), figlio adottivo, garante di diritto e giustizia, non è Dio
– faraoni d’Egitto – (ruolo del profeta)
Monarchia = nasce
con Saul/Shaùl, a cavallo del 1000 a.C. con Davide/Davìd (capitale a Gerusalemme/Yerushalàim),
splendore con Salomone/Shlomò (primo tempio), Roboamo/Rechòv’am, non abbassa le
tasse, secessione: il regno si spacca in due
Tribù del
sud (Giuda e Beniamino) = regno di Giuda/Yehudà, 10 tribù del nord = regno
d’Israele, capitale Samaria/Shomròn
Nord e sud molto diversi:
1. Israele = vasto (Samaria, Galilea,
Transgiordania) - Giuda = limite, regione montuosa
2. Israele = florido, solcato da via del
mare, commercio (tra Egitto a Siria) - Giuda = isolato
3. Israele = eterogeneo, comprende
nuclei cananei - Giuda = meno popolato, più omogeneo
4. Geroboamo/Yaròv’am (non davidico) =
culto parallelo, santuari Dan (nord) e Betel (sud), sacerdoti non Levi
5. Israele allea con Tiro - il figlio
Acab sposerà Gezabele/Izèvel, figlia re fenicio - Giuda con siri di Damasco
6. Israele termina nel 722, invasione
assira e deportazione degli abitanti, delle tribù nessuna traccia - Giuda nel
586 i babilonesi abbattono il tempio, deportano dirigenti e sacerdoti
Dinastia di Omri = negli annali del re di Assiria - conquista
Transgiordania, stele di Mesa/Meshà, re di Moab/Mo’av, Giordania 1868 - monolito
Salmanassar, 1845, Acab (874-853) si oppone agli assiri 2000 carri e 10000
cavalli
1 Re 16 - il giudizio
negativo su Acab
Achab =
capitano del Pequod, Moby Dick, Hermann Melville, patto con diavolo, follia
Vittorie
militari = stabilità politica, miglioramento condizioni economiche, a vantaggio
della classe dirigente
1 Re 21 - l’episodio
della vigna di Nabot
v. 3 Nabot
voleva solo restare nella sua casa, con la sua vigna, tra i ricordi
dell’infanzia, di genitori e nonni
Il primo
processo farsa della storia ebraica con due falsi testimoni
2. L’apparizione del profeta Elia è
improvvisa
1 Re 17 – le chiavi
della pioggia
v. 1 Ginzberg
157 a
v. 1 Tu o re
non sei la creatura più potente, c’è una volontà che non puoi controllare
v. 6 Prendendoli
dalla dispensa di Giosafat, re di Giuda, che fece il bene agli occhi di Dio - Genesi
Rabbah 33,5 = la parola corvi = stesse consonanti di arabi - Gojim/gentili/pagani
o animali impuri (halakhah) nutrono Elia
1 Re 17 – una
moltiplicazione dei pani
v. 9 Zarepta,
territorio città-stato di Sidone, oggi Libano, da qui proviene Gezabele
Ginzberg 157
b e 454
1 Re 18 – i profeti di
Baal e Asera
3. Il monte Carmelo
Har ha
Karmell o anche Kerem-El (vigna di Dio) è una catena montuosa in Galilea lunga
39 km e larga 7 o 8 km da Haifa a Jenin. Sul fianco NE la valle di Jezreel
fianco molto ripido. Altezza massima di 525 m s.l.m.
Nelle liste
dei faraoni (Tutmosi III, Ramses II e Ramses III) è capo santo/rosh qadesh. Estremità
rocciosa a NO si infila nel mar Mediterraneo. Scenario mistico e solitario.
Una volta la
città di Haifa si trovava ai piedi del monte, ora il Carmelo è uno dei quartieri della
città, dove si trova l'università.
Ginzberg 158
a
Tradizione
islamica = Elia abita ancora il monte Carmelo - Monaci del Carmelo
(carmelitani) = Elia è il fondatore
v. 21 Già
allora il popolo preferiva aspettare e saltare sul carro del vincitore
V. 24
Ginzberg 158 b
v. 29
Ginzberg 159
Wiesel = Dio
non aveva ancora vinto perché Elia non aveva ancora ottenuto risposta
v. 31 Elia
ricostruisce Israele ponendo ciascuna pietra/tribù insieme all‘altra
v. 39 Adonai
hu ha-Elohim = ripetuta 7 volte nella liturgia ebraica alla fine del Giorno dell’Espiazione/Kippùr
v. 40 Esodo
32,25-29 = dopo il vitello d’oro, senza che Dio chieda nulla, Mosè e i leviti
uccidono 3000 israeliti
Bianchi: lo
zelo eccessivo fa prevaricare nel nome di Dio, anche Elia compie uno scempio
1 Re 18 – l’euforia del
profeta
v. 45 Piove
e la terra nutre bestie e gente e la creazione si riconcilia con il Creatore
v. 46 Elia ha
compiuto miracoli (moltiplicazione pani, risurrezione), chiuso e aperto i cieli
(carestia, pioggia), sconfitto l’idolatria (sterminando i falsi profeti) - Tutto
subito, o mai più. Un successo dietro l’altro, carriera lampo, uomo autorevole.
Finché…
1 Re 19 – la grande
depressione
1 Acab riferì a Gezabele. 2 "Gli dèi mi facciano
questo e anche di peggio, se domani a quest'ora non avrò reso la tua vita come
la vita di uno di loro". 3 Elia, impaurito, si alzò e se ne andò per
salvarsi.
v. 1 Wiesel:
Acab era un comandante esperto, ma solo quando non c’era Gezabele, altrimenti
era un debole, succube - Elia coglie la frustrazione di Acab e, in assenza di lei,
propone a lui la sfida - Acab accetta per dimostrare a Gezabele il suo potere
v. 2 Gezabele
è la vera regnante: uccide i profeti, costruisce altari a Baal, fa uccidere
Nabot, decide la politica interna, quella estera, la teologia nazionale - Sensuale
e amante del lusso e del potere (Talmud)
v. 3 Elia
prova angoscia, tocca il fondo, l’abisso e fugge a sud, verso il deserto del
Sinai, perché sa quanto può essere pericolosa l’ira di una donna – L’idolatria
non è scomparsa, l’altare a Baal e il palo sacro a Samaria ci sono ancora
Ginzberg 435
- Tradizione islamica (Al Tarafi, Storia dei profeti) = tornarono
all’idolatria, Elia invocò Dio di liberarsi di loro
El nafsho =
se ne andò verso se stesso o verso il suo essere (Chouraqui) - Dio è un
cacciatore, i profeti braccati come selvaggina - Dio non mangia il profeta e
non lo uccide, gli basta catturarlo, un prigioniero - Dio ha bisogno del
profeta (Neher)
v. 4 Elia ricorda i peccati (anziché i meriti) dei
padri, depressione
v. 5 Numeri
11,14-15 = Mosè, alla richiesta di carne, aveva invocato la morte, Elia è in confusione,
buio, tenebre
Come si
distingue il vero profeta dal falso? Non ha la presunzione di esserlo - Non ha
mai la certezza della chiamata di Dio, non conosce in anticipo quel che dovrà
dire - Non è un eroe senza paura, la parola di Dio attira persecuzioni, non dà
pace e tranquillità
1 Re 19 – il Signore
non era nel fuoco
4. Il monte Sinai/Oreb =
terremoto e fuoco durante la rivelazione
Oreb = nome del
Sinai per la tradizione deuteronomista, cui 1 Re appartiene, Gebel Musa (montagna
di Mosè) è in Egitto nella parte meridionale della penisola del Sinai - 2.285
metri di altezza è la seconda montagna più alta dell'Egitto dopo monte Caterina
(2.637 m) che si trova a circa 4,1 km a sud-ovest.
40 anni
d’Israele nel deserto, i 40 giorni di digiuno di Mosè prima dell’incontro con
Dio sul Sinai - Elia è sempre più accostato a Mosè, è il Mosè del silenzio
(Bianchi)
Tradizione ebraica
= questa caverna è il crepaccio in cui Dio era apparso a Mosè - In un momento
di debolezza chiese di vedere il volto di Dio, ma Dio passò e coprì con una
mano il crepaccio - Vide solo la schiena (o il dopo) = Dio rivela il suo volto
compassionevole e misericordioso - Talmud = se nella grotta vi fosse stata una
fessura grande come la cruna di un ago, essi non sarebbero rimasti in vita,
poiché sta scritto: “Nessun uomo può vedermi e restare vivo” (Es 33,20)
v. 12 Qol demamà
daqqà = Qol/voce (femminile) e demamà/silenziosità (silenzio al femminile) - Dalet
Mem He = silenzio, calma, immobilità, morte, il silenzio di Aronne alla morte
dei suoi due figli, che Neher traduce con: arresto momentaneo del cuore, il cui
battito è il primo suono della vita - crepitio di un fuoco che si spegne (Buber)
- una voce, un silenzio sottile (Chouraqui), una voce di silenzio sottile (PdB)
- Elia intuisce la presenza di Dio nell’assenza, espressione paradossale,
poetica, manifestazione impalpabile
Neher = dopo
Auschwitz il silenzio non è più il segno della collera di Dio o del suo
rifiuto, ma esprime piuttosto la presenza divina più e meglio della parola. Il
Dio vivente è il Dio del silenzio e del nascondimento
v. 13 L’ebraico
solitamente parla del volto al plurale (panim le panim), ogni persona ha almeno
due volti, persino Dio ha un lato oscuro e un lato luminoso. Qui però Elia si
copre il panah (singolare) - Nasconde le sue tante facce, si vergogna? Vuole
solo ascoltare, distinguere la voce di Dio da quella dei suoi desideri consci o
inconsci? - Cosa fai qui? ricorda quel: Caino, dove sei? dopo l’uccisione di
Abele
1 Re 19 – un resto
d’Israele
v. 18 Un
resto d’Israele = 7 mila persone, come Abdia che aveva nascosto i profeti e la
gente che non fece la spia - la generazione di Acab era idolatra, ma non fu
peggio di quella di Davide, perché senza delatori (Talmud) – Corano Sura 37 =
Elia fu uno degli Inviati: Invocate voi Ba’l? Saran consegnati al Castigo!
Eccetto i servi di Dio, puri
v. 21 Dio
liberò Elia dal suo incarico perché gli aveva obbedito troppo (Wiesel)
1 Re 21 - l’episodio
della vigna di Nabot
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