giovedì 15 luglio 2021

Appunti su concetti e storia dell’ebraismo


Toràh

Insegnamento (colpire, centrare). Termine più sacro dopo i nomi di Dio.

Oggi è il Chumàsh (Pentateuco). Nei primi 4 libri è “modo di fare le cose”. Nel Deuteronomio è una compilazione. In Neemia è un testo.

Nel rabbinismo il Chumàsh è dono di Dio a Mosè. Tra i Tannìm (I-III sec) c’è dibattito. Solo le 10 parole? Solo a Mosè? Possibile il frainteso? Per gli Amoraìm (III-VI sec) Mosè ricevette sul Sinai la Toràh (scritta e orale). “Qualsiasi cosa dica uno studioso diligente è già stata data a Mosè sul Sinai” (Talmud).

L’interpretazione può essere Aggadàh, Halakhàh, grammatica, filosofia, mistica. “La Toràh ha 70 volti”. L’approccio letterale non è il più importante.

Mistici e Chassidim insistono sulla rivelazione continua. “Ogni giorno una voce viene dal monte Horeb”. La Toràh ha dimensione cosmica. “Dio guardò nella Toràh (Sapienza) per creare il mondo” (Midràsh). Solo uno dei settanta volti?

XVIII sec. Abramo XIII sec. Esodo XI sec. Davide X sec. Divisione Vili sec. Assiri in Samaria VII sec. Riforma di Giosia VI sec. Esilio in Babilonia (fine primo e inizio secondo tempio) IV sec. Alessandro Magno II sec. Rivolta dei Maccabei

Tanàkh

Acronimo per le 3 sezioni: Toràh, Nevi’ìm (Profeti anteriori e posteriori) e Ketuvìm (Scritti sacri o agiografi). Ordine di canone e rilevanza.

Toràh nel canone all’epoca del Secondo Tempio (450 a.e.v.)? Profeti ispirati da Rùach ha-Qòdesh.

Una tradizione più che millenaria. Dalle cantiche del mare (Es 15) e di Debora (Gdc 5) all’apocalisse di Daniele (165 a.e.v).

Fedeltà alla Scrittura anche nella differenze rispetto alla pratica biblica. Sostituzione dei sacrifici animali con la preghiera.

Qabbalàh = Shìr ha Shirìm. Chassidim = Chumàsh. Sionisti = Profeti anteriori. Riformati = Profeti posteriori. In futuro?

Tehillìm

Lodi. Attribuito a Davide. Libro più citato. Fonte della spiritualità. Modello della poesia.

Shir ha-Shirìm

Cantico dei Cantici. Attribuito a Salomone. Assenza del nome di Dio. Linguaggio erotico esplicito. Ultimo libro a entrare nel Canone. “Il Cantico dei Cantici è il Santo dei Santi” (Rabbi Akiva).

I sec. Dominio di Roma Gesù I sec. Prima guerra giudaica I sec. Seconda guerra giudaica

Pirqé Avot

Detti dei Padri del rabbinismo: Farisei e Tannaìm (100 a.e.v- 220 e.v.). È un trattato della Mishnàh.

Toràh a Mosè - Giosuè - Anziani - Profeti - Grande Assemblea (Sinedrio). Letteratura sapienziale (Proverbi o l’apocrifo Siracide).

Insegnamento morale. Recitati di sabato pomeriggio in estate a capitoli (Pirqé).

Midràsh

Indagine.

Metodo successivo alla distruzione del Secondo Tempio (70 e.v.). Si parte da un versetto biblico e si associano altri versetti simili per linguaggio o contenuto. Le 13 regole di Rabbi Ishmael normano l’Halakhàh. Le 32 di Elièzer l’Aggadàh. Valori successivi vengono proiettati sui personaggi biblici.

Halakhàh. Giustificare la pratica legale e rituale. “Montagne appese a un filo”, Mekhiltà (Es), Sifrà (Lv) e Siffé (Nm e Dt),

Aggadàh. Ampliamento del testo biblico. Midràsh Rabbàh (Gn e Lv).

Oggi in sinagoga si pratica di nuovo il Midràsh. Discussioni che trovano forma scritta elettronica.

IV sec. Dominio bizantino

Mishnàh

Ripetere. Prima compilazione degli insegnamenti rabbinici (Toràh orale). Scuola di Rabbi Yehudàh ha-Nasì (220 e.v.). Questioni religiose, familiari, commerciali.

6 ordini: Zera’ìm (Semi) = agricoltura (+ Preghiera); Mo’èd (Occasione) = festività; Nashìm (Donne) = famiglia; Nezikìn (Danni) = tribunali; Kodashìm (Cose sacre) = sacerdozio (+ Kashrùt); Tohoròt (Purità) = rituali.

Talmùd

Studio. Raccolta delle discussioni rabbiniche intorno alla Mishnàh (III-V sec.). 2 versioni: Palestina e Babilonia. Quella di Gerusalemme non è la principale.

Grandi accademie; Tiberiade, Sefori e Cesarea (Palestina); Sura, Pumbedita e Neardea (Babilonia). Incoraggiate le discussioni attorno alla Mishnah attraverso contraddizioni interne, insegnamenti esterni (Beraitòt) e logica e senso comune.

Le discussioni venivano stenografate. Le divagazioni erano metodo comune. Necessari l’ebraico e l’aramaico babilonese, la conoscenza dei modelli di associazione, il compagno o il gruppo di studiò. Atto d’amore e fonte di gioia.

VII sec. Dominio persiano

Piyyùt

Poema. Testi liturgici per la preghiera comunitaria (VI-VII sec.). Sono alia base dei riti (Ashkenazita, Sefardita, Italiano, Appam).

Composti in occasione delle feste (Rosh Hashanàh, Yom Kippùr, Pésach, Shavu’òt e Sukkòt, i 4 sabati prima di Pésach). Versi rimati, in ordine alfabetico o acrostici.

Di recente, in alcuni casi, sostituiti da poesie moderne.

XI sec. Crociate

Halakhàh

Modo quotidiano di procedere per fare la volontà di Dio.

Compilazioni sistematiche nel periodo post-talmudico (Vili sec.). Grandi codici: Maimonide (XII) e Ya’acov ben Asher (XIII).

Ogni riga del codice è il risultato di un processo vitale, di decisioni di generazioni di studiosi, anche rivoluzionarie per l’epoca in cui furono scritte. Il rischio è che di fronte a nuovi pericoli prevalga il conservatorismo.

Aggadàh

Narrazione. Ampliamento fantasioso del testo biblico.

“Vuoi conoscere l’Uno? Studia l’Aggadàh”. Ritratto rassicurante e umano di Dio.

La successiva trasformazione della fantasia in verità pose problemi ai filosofi ebrei come Maimonide. Oggi è tipica degli ultra-ortodossi.

XV sec. Cacciate degli ebrei

Siddùr

Ordine. Libro di preghiera feriale e sabbatica. Rabbi Amram Gaon e Sa’adià Gaon furono i primi compilatori (IX-X sec.).

Versioni: Ashkenazita (Europa centrale e orientale), Sefardita (area del Mediterraneo), Italiana, Yemenita, Chassidica (fusione e ampliamento delle due principali).

Il Chazzàn (Cantore) ne possedeva una copia manoscritta e la comunità rispondeva a memoria.

Dal XVI sec. Il libro ebraico più stampato. Prima in ebraico, poi con traduzioni. Stamperie: Amsterdam, Sulzbach (Baviera) e Livorno; Vilna, Varsavia e Piotrkow; Londra e New York.

Le comunità riformate cominciano sempre da un nuovo. Siddùr.

Qàbbalàh

Ciò che è stato ricevuto. Tradizioni segrete per l’esperienza religiosa.

Le 10 Sefiròt (emanazioni di Dio) si incarnano nelle Mitzvòt (Precetti). Potere magico di influire su Dio. Amuleti e spiriti malvagi.

I maestri puntarono su ascesi, preghiera e studio dei testi sacri.

All’apice della teologia ebraica nel XVI sec., trascurata durante l’assimilazione, oggi permane in piccoli gruppi a Gerusalemme.

Sfida moderna: ogni persona è immagine di Dio e Dio è presente in ogni cosa.

Perùsh

Commento (esegetico). La Toràh contiene già dei commenti alla Toràh. Ce ne sono anche tra i manoscritti del Mar Morto (II sec. A.e.v.). Sono commenti anche il Midràsh e il Targùm (parafrasi in aramaico del testo biblico).

Il ritorno al Peshàt (significato letterale della Bibbia) avviene aH’inizio del Medioevo (XI-XII sec.) con i commenti di Rashì (il francese Shelomòh ben Yitzchaqì), Ramban (lo spagnolo Moshé ben Nachman) e Abraham ibn Ezra.

Commenti vennero fatti anche a Talmùd, Siddùr e Haggadàh di Pésach. Una conferma della validità della fonte e un modo per introdurre idee nuove.

XVI sec. Dominio turco

Shulchàn ‘Arùkh

Tavola apparecchiata. Norme di comportamento scritte da Rabbi Yosef Caro e stampate a Venezia (XVI sec.). Ultima parola dell’autorità ebraica.

4 parti: Orach Chayyim (Sentiero della vita) = festività; Yoréh De’àh (Maestro del sapere) = rituali; Even ha-‘Ezer (Il compagno) = famiglia; Chòshen Mishpàt (Pettorale del giudizio) = tribunali. Rispetto alla Mishnàh vengono meno l’agricoltura e il sacerdozio.

Chumàsh

Quinto. Copia a stampa del Pentateuco. Chiamato così per distinguerlo dal Séfer Toràh conservato in sinagoga che deve essere manoscritto.

Per secoli è stato la materia principale di studio nella scuola elementare ebraica.

Techinnòf

Suppliche. Preghiere spontanee che chiedono l’intervento di Dio nella vita quotidiana.

Scritte in prima persona singolare femminile. Pensate per il Sabato, il Capomese, il Capodanno e l’Espiazione. Stampate in Yiddish (XVIII-XIX sec.).

Haggadàh

Racconto. Testo del Séder (cena rituale) di Pasqua. Tramandare ai figli il racconto della liberazione dall’Egitto,

Basato su un antico Midràsh (I-II sec.). Classico maggiormente illustrato della letteratura ebraica.

Recitazione del testo, discussione, domande dei bambini.

XX sec. Mandato britannico

Machzòr

Ritorno. Libro di preghiere per i giorni di festa. Comprende le usanze locali.

Oggi fomiti dalla sinagoga. Un tempo ogni famiglia ne aveva uno. Tradotti nelle lingue locali per chi non conosceva l’ebraico.

Séfer

Libro (sacro). Non lasciarlo aperto. Non poggiarlo per terra. Baciarlo quando cade. Poggiarlo con la copertina (lato destro) verso l’alto. Scorrere le righe del Séfer Toràh senza toccare le pagine con le dita.

1947 Piano divisione Palestina (ONU) 1948 Fine mandato britannico, nascita dello Stato d’Israele, guerra con i paesi Arabi, divisione della Palestina tra Israele e Giordania 1956 Crisi di Suez 1967 Guerra dei 6 giorni e occupazione di Sinai, Cisgiordania e Golan 1968 Nascita dell’OLP 1973 Guerra del Kippur 1982 Invasione del Libano 1987 Prima Intifada 1993 Accordi di Washington 2000 Seconda Intifada 2003 Costruzione del muro 2006 Guerra del Libano 2008 Guerra di Gaza

Guerra

La pace è l’eccezione nella Bibbia. “Prima rivolgerai un appello di pace” (Dt 20). “Non distruggerai alcun albero” (Dt 20). “La terra è stata in pace per 40 anni” (Gdc 3). Dio non consentì a Davide di costruire il Tempio. “Poiché tu sei un uomo di guerra” (Cr 22).

“Sii tu il primo a porgere lo Shalòm a qualsiasi persona” (Avòt 4).

La celebrazione di Pésach dura 8 giorni. Negli ultimi 6 si recita solo metà Hallel (Sai 113-118). “Le mie creature stanno annegando e voi intonate canti di lode?”. Durante la proclamazione delle 10 piaghe si versa una goccia di vino fuori dai bicchieri.

Per Maimonide spetta al Sinedrio, non al re, dichiarare una guerra (Mishné Toràh), occorre lascare una via di foga agli assediati, non privarli dell’acqua, non distruggere abiti, utensili, pozzi, cibo (Hilchòt Melachim).

Chérem

Anatema 0 distruzione. Proprietà di Dio. Combattere per la storia è non per il possesso dei beni. Da Maimonide scomunica come per Spinoza e per il ripudio.

Cultura

Nella Bibbia l’ideale è la monogamia. Ai tempi della monarchia tra i re e le famiglie facoltose era diffusa la poligamia.

Il matrimonio è un contratto (Ketubàh). La potestà sulla donna è trasferita dal padre al marito. Il contratto chiarisce diritti e doveri dei coniugi.

Anche il divorzio è un contratto (Gerushìm). Prevede la scrittura di un documento (Get) di fronte a 3 rabbini.

Solo il marito può concedere il divorzio. La moglie può presentare domanda di annullamento. In assenza di accordo tra le parti interviene il tribunale rabbinico (Bet Din).

La poligamia è teoricamente ancora possibile ma non più praticata.

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