venerdì 12 marzo 2021

Antropologia biblica (6/7)

 

Secondo i rabbini nell’uomo e nella donna convivono due istinti: uno buono e l’altro cattivo. Agostino e poi Calvino pongono l’accento sull’istinto cattivo, arrivando a parlare di umana propensione al peccato e persino di corruzione totale. I protestanti hanno accusato i cattolici di pelagianesimo. Pelagio sosteneva che il peccato originale fu solo di Adamo ed Eva e i discendenti ne dovettero subire le conseguenze. Ad ogni modo si tratta di sfumature. Tra le chiese d’Oriente ha invece prevalso la tricotomia. Scrive Thomas Spidlik (La spiritualità dell’Oriente cristiano. Manuale sistematico. San Paolo, Cinisello Balsamo 1995): “La distinzione tripartita dell’uomo (sòma, psyché, noùs) sembra risalire a Posidonio, ma è comune ad Aristotele e ai peripatetici. E’ nota la formula tricotomica di san Paolo: Il Dio della pace vi santifichi fino alla perfezione, e tutto quello che è vostro, spirito (pneùma), anima (psiché) e corpo (sòma), si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo (1 Tessalonicesi 5,23). Per Paolo il pneùma non è un elemento fisico dell’anima alla maniera dei filosofi, bensì una comunicazione o dono di Dio”.

Ne deriva che compito del cristiano è vivere secondo lo spirito. Scrive ancora Spidlik: “Poiché lo spirito è come l’anima della nostra anima, vivere secondo lo spirito e obbedire alle sue esigenze sarà la norma suprema della vita cristiana. Se noi soddisfiamo le esigenze dello spirito, esse ci insegnano come armonizzare tra loro le altre esigenze, e cosi le soddisfazioni delle esigenze dell’anima e di quelle del corpo non sono in contraddizione con la vita spirituale, ma piuttosto cooperano alla sua attività. Ne risulta la perfetta armonia di tutti i movimenti e di tutti gli atteggiamenti, dei pensieri, dei sentimenti, dei desideri, delle intenzioni, delle impressioni e dei piaceri. E’ il paradiso! (Teofane il recluso). Del resto l’anima è un pronome riflessivo nei salmi”.
La persona umana non ha nefeš, ma è nefeš (vivente) e vive come tale.

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