giovedì 16 gennaio 2020

Credito cooperativo



Il compito principale di una banca è generare fiducia. Da una parte ci sono le esigenze dei risparmiatori e dall’altra quelle degli investitori. Ci dovrebbe essere la stessa sicurezza che si ottiene quando, pagando il giusto premio, ci si copre dai rischi con un’assicurazione. Il mercato finanziario purtroppo è frammentato e complesso. Il banchiere che opera in questo mercato svolge un compito sociale di interesse pubblico. Ciò vale soprattutto per le banche cooperative. Il loro fine primario non è premiare gli azionisti, ma soddisfare tutta la clientela. Non devono distribuire soldi (i cosiddetti “utili”) o devono farlo in misura molto limitata. La banca cooperativa è differente dalle imprese capitalistiche. Non esiste un azionista di maggioranza che riesce a mantenere il controllo col ricatto o con l’inganno. La banca cooperativa è un’associazione di banche e ciascuna banca è un’associazione di persone. Solo all’interno di questa struttura ci può essere il controllo (vigilanza cooperativa). Non competizione ma collaborazione, non conflitti ma accordi. Ciascuna banca opera a suo modo e la forza del gruppo è la garanzia per gli esterni. Così stanno cercando di diventare quelle che un tempo erano le Casse rurali e che oggi sono le Banche di Credito Cooperativo (BCC).

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