Si accalcavano, si affollavano
Si pigiavano, gremivano
Ressa da verbo greco raro
Da concerto rock, prima fila
L’ammasso e il fervore
La compressione e l’attesa
Poi la pienezza del suono
Ancora il trasporto del ritmo
E la dolcezza della melodia
D’improvviso il vuoto
Nulla di tangibile resta
Allora la corsa alla maglietta
La rincorsa all’autografo
Un segno che indichi, ricordi
Suono ritmo melodia voce
Parole che non bastano
È questa sete la malvagità?
Il segno di Giona
Nella pancia del pesce
Tre giorni e tre notti
Come nel sepolcro
Oppure erano le parole
Il suo appello su Ninive
Che portò alla conversione?
Un richiamo insufficiente?
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