Gesù è ebreo?
“Dal punto di vista religioso e antropologico, Gesù rimane tuttora molto vicino a un ebreo circonciso l’ottavo giorno, che celebra il Pesach, che va in sinagoga di sabato, che legge la Scrittura in ebraico, che pronuncia la benedizione sul pane e sul vino” (Alberto Mello, L’ebraicità dì Gesù e dei Vangeli, EDB, Bologna 2011)
Come si chiama sua madre?
Miriam (o Maria, forse dal verbo esaltare), come la sorella di Mosè, che dopo l’attraversamento di mar Rosso intona un cantico (Esodo 15, Numeri 12)
Un nome femminile molto comune a quei tempi: la Maddalena, la sorella di Lazzaro, una testimone della passione, la madre di Marco negli Atti
E suo padre?
Josèf (o Giuseppe, dal verbo aggiungere), come il figlio di Giacobbe famoso in Egitto (Genesi 37-50), il padre di Efraim e Manasse, le tribù centrali in terra d’Israele
I fratelli di Gesù hanno tutti nomi ebraici: Giacomo (o Giacobbe), Josè (o Josèf), Giuda e Simone
Quel è il suo nome?
Jeshua’ (o Gesù), diminutivo di Jehoshua’ (o Giosuè), il successore di Mosè e la guida nell’occupazione della terra d’Israele
II nome è stato suggerito dall’angelo apparso a Giuseppe (Matteo 1) o a Maria (Luca l) e significa il Signore salva
Dov’è nato?
A Betlemme, in Giudea, come il re Davide (nell’anno 4 a.C.?), anche se abita a Nazaret (Giovanni 1), in Galilea
Per Matteo la famiglia trasloca da Betlemme a Nazaret (via Egitto) perché cambia il regnante, per Luca da Nazaret a Betlemme per il censimento, ma poco importa
Discende da Davide?
Malati, peccatori, stranieri - il cieco di Gerico, la cananea - lo chiamano figlio di Davide perché ottengono da lui salvezza e credono o sperano che sia il Messia Giuseppe, suo padre adottivo, discende da Davide (Luca 2)
La genealogia di Matteo non solo risale a Davide, ma si basa sul numero 14 che, in gematria, corrisponde al nome Davide
Anche quella di Luca, completamente diversa, arriva fino ad Adamo passando da Davide
Paolo (Romani 1), in uno dei primi scritti cristiani, scrive che è nato dal seme di Davide secondo la carne, quando forse parenti e discepoli sono ancora vivi
Che lingua parla?
La sua lingua materna è l’aramaico palestinese, ma sa leggere anche l’ebraico delle Scritture
Frequenta la scuola?
Nazaret è un villaggio di mille o duemila persone, dove difficilmente c’è una scuola elementare (bet sefer), tantomeno una scuola superiore (bet midrash)
L’educazione la riceve da suo padre Giuseppe e dalla frequentazione della sinagoga (bet kneset), un salone di un’abitazione, non certo un edificio dedicato
In tre anni si legge tutta la Torà (Bibbia ebraica), con la tecnica del Targum, la traduzione in aramaico per chi non conosce l’ebraico
Impara a leggere, memorizzare preghiere (Salmi), scrivere (poco)
La sapienza ebraica si fonda su tre cose: conoscenza della Torà, preghiera e opere di misericordia (Avot 1)
Prega?
La preghiera è Torà orale (be ‘al pè), distinta dalla Torà scritta (she bi ktav), quindi spontanea, per evitare di leggere un verbale (Talmud jBerakhot 4)
Tuttavia ha delle regole: non c’è preghiera senza benedizione, non c’è benedizione senza il Nome, neppure senza il Regno (Talmud bBerakhot 40)
Battezza?
Solo di recente (1947) si è scoperto che all’epoca di Gesù esisteva un ebraismo apocalittico e assai diverso dagli ebraismi già noti (sadducei, farisei, zeloti...)
Gli esseni (devoti) erano figli della luce scelti da Dio, in lotta con i figli delle tenebre
A Qumran avevano fondato una comunità monastica che espiava i peccati con abluzioni d’acqua al posto dei sacrifici animali
Anche Giovanni battezza con un atto unico di conversione, ma non solo nella valle del Giordano, tant’è che viene arrestato da Erode Antipa, tetrarca della Galilea
Probabilmente Gesù, per un certo tempo, segue suo cugino Giovanni, apprende da lui un ebraismo radicale e, infine, si fa battezzare
Prende moglie?
Chi non si sposa entro i vent’anni è un trasgressivo (Talmud bQiddushin 29) e probabilmente Gesù ha lasciato la famiglia prima della sua missione pubblica
Giovanni vive nel deserto fin da bambino (Luca 1) e certo non da solo e il suo vestito di peli di cammello è segno di un celibato profetico scelto per tutta la vita
Anche Gesù vivrà il celibato, ma non in una comunità come gli esseni, e neppure nel deserto come Giovanni, ma in mezzo alla gente, sedendo alla tavola dei peccatori
E’ molto ricco?
Per quanto povero, a quei tempi, chi ha figli è più ricco di chi non ne ha
Per gli ebrei dell’epoca il mamon (in aramaico denaro) non è iniquo, non come nell’alternativa posta da Gesù tra servire Dio e mamona (Matteo 6 e Luca 16)
Il titolo figlio dell’uomo (in ebraico ben adam) significa solo uomo, anzi pover’uomo, tranne che nel libro di Daniele (7), dove indica i santi, e nella letteratura degli esseni (Parabole di Henoc), dove si riferisce al Messia
Gesù riconduce questo titolo a una dimensione più umana e ricca di misericordia
Su cosa giura?
Mosè invitava a giurare nel nome di Dio (Deuteronomio 6)
I farisei giuravano, per il cielo, il santuario, l’altare, evitando il nome
Per gli esseni la parola data valeva più di ogni giuramento
Gesù proibisce di giurare: sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno (Matteo 5)
È tollerante?
La comunità degli esseni era coesa, strutturata e aveva una rigida gerarchia
Gesù costituisce un gruppo agile, mobile, aperto al mondo circostante
II comando di amare il prossimo poteva permettere l’odio per i nemici
Gesù spazza via ogni dubbio; amate i vostri nemici (Matteo 5)
Solo in un essenismo periferico, diverso da quello di Qumran, c’è qualcosa di simile: l’uomo buono ha compassione anche di quelli che decidono il male contro di lui (Testamento di Beniamino 4)
Frequenta la sinagoga?
All’epoca dei Maccabei la Galilea era stata ripopolata da famiglie giudaiche, tra cui gli scribi sadducei venuti da Gerusalemme
Nella Galilea del I secolo i romani convivevano con gli ebrei, tra cui i farisei, separati dalle persone incolte e inosservanti e dai sadducei ellenizzati
Il pregiudizio è che i galilei fossero un po’ meno ebrei degli altri
Al contrario pare che la Galilea fosse il centro culturale e religioso più vivo di tutta la terra d’Israele, al di fuori di Gerusalemme, dove abbondavano sinagoghe, rabbini, movimenti insurrezionali (zeloti)
Gesù di sabato si reca abitualmente in sinagoga, legge la Torà e la spiega
È un medico?
A un certo punto Gesù scopre che la sua missione non è battezzare, ma guarire i malati (ciechi, zoppi, sordi...) e beato chi non si scandalizza (Matteo 11 e Luca 7)
La maggior parte dei racconti evangelici sono racconti di guarigione
I maestri di Gerusalemme sanno molto di Torà, ma non sono affatto taumaturghi
Un famoso contemporaneo di Gesù è Choni, che tracciava cerchi attorno a sé, da cui usciva solo dopo che la sua preghiera fosse stata esaudita
Choni si considerava figlio del Padre che è nei cieli e aveva l’ardire di chiedere
Lavora di sabato?
Nell’osservare l’halakhà (legge) i galilei sembrano molto più rigorosi dei giudei
Tutte le discussioni dì Gesù sul sabato avvengono in Galilea (Matteo 12)
Oggi in Israele gli autobus sono fermi, i negozi chiusi, ma gli ospedali funzionano
Si lava le mani prima di mangiare?
La purità dei cibi (kasherut) è osservata da tutti, ma la purità delle mani era stata introdotta da poco dai farisei, a imitazione dei sacerdoti nel tempio, e pare che né sadducei né esseni la praticassero
Così i discepoli di Gesù (Matteo 15) mangiano senza lavarsi le mani Analogamente il digiuno (Matteo 9) prescritto per Jom Kippur ed esteso da Giovanni
È un divorzista?
In Giudea il marito liquidava la moglie pagando un prezzo stabilito nei contratto di matrimonio, mentre in Galilea doveva pagarle gli alimenti finché lei lo desiderasse
Gesù, tollerante su sabato e purità, è rigoroso sul matrimonio (Matteo 19) fino a equiparare il divorzio all’adulterio (Marco 10)
Distrugge il tempio?
La comunità di Qumran considerava illegittimo il culto del tempio di Gerusalemme
Giovanni ne faceva già a meno e il battesimo aveva superato i sacrifici animali
Gesù frequenta quotidianamente quel tempio (Marco 14) che secondo i profeti avrebbe dovuto essere una casa di preghiera per tutte le genti (Isaia 56 e Geremia 7)
Il suo gesto simbolico (Marco 11) non è una purificazione, quanto piuttosto la presa d’atto che la vocazione universale del tempio è tradita
Muore a Pasqua?
Secondo i sinottici l’ultima cena di Gesù si svolge a Pasqua, giovedì 15 del mese di Nisan (del 30 d.C.?), ma la Mishnà proibiva sentenze capitali specialmente di notte
Secondo Giovanni la cena si svolge il giorno prima, giovedì 14 di Nisan, e all’inizio della Pasqua, venerdì 15, Gesù è già morto
Non si sa quando l’ebraismo ufficiale, legato al tempio, passò dall’antico calendario solare al calendario lunare in uso ancora oggi
La decisione degli esseni di conservare il vecchio calendario (Libro dei Giubilei) potrebbe aver condotto allo scisma della comunità di Qumran, che non celebrava più le feste, e in particolare la Pasqua, in concomitanza con il tempio di Gerusalemme
Gesù avrebbe così celebrato la Pasqua in una data diversa, in accordo con una comunità presente a Gerusalemme, dove c’è una porta degli esseni
L’uomo con una brocca d’acqua (Marco 14) che serve ai discepoli da segnale svolge un compito tipicamente femminile perché è un uomo senza una donna (monaco)
Risorge?
La seconda delle Diciotto benedizioni si rivolge a Dio che fa rivivere i morti, ma la fede nella risurrezione si fa strada nell’ebraismo solo nel II sec. a.C. (2 Maccabei 7 e Daniele 12), appartiene ai farisei ma non ai sadducei
“Quando una persona eccede così singolarmente il pensare comune e il comportamento dei suoi contemporanei, si dice che è un profeta. Ma un profeta, per quanto singolare, non cessa mai di appartenere al suo popolo” (Alberto Mello, L ’ebraicità di Gesù e dei Vangeli, EDB, Bologna 2011)
Nessun commento:
Posta un commento