Lo spreco di cibo in Italia vale milioni di euro. Per la
prima volta negli ultimi 10 anni lo spreco di cibo nel 2019 è diminuito
rispetto all’anno precedente. Si sono così risparmiati 1,5 miliardi di euro. Ogni
famiglia spreca in media quasi 5 euro a settimana per un totale di 6,5
miliardi. Se si aggiungono i costi di produzione e distribuzione del cibo
sprecato si arriva comodamente ai 10 miliardi di valore. In termini di peso il
cibo buttato equivale a 2 miliardi e 200 milioni di tonnellate. Il dato del
2019 è infatti solo un primo piccolo passo nella giusta direzione. L’Agenda 2030
pone infatti tra gli obiettivi il dimezzamento degli sprechi alimentari. Per fare
questo occorre invertire il concetto del produrre tanto a prezzi bassi. Il 66%
degli italiani ritiene che ci sia una connessione precisa fra spreco alimentare,
salubrità dell’ambiente e salute dell’uomo. Il cibo gettato genera l’8% delle
emissioni annuali di gas serra. Il 28% dei terreni disponibili al mondo è usato
per produrre cibo che poi non viene consumato. La frutta e verdura che gettiamo
ogni anno ha richiesto, per essere prodotta, oltre 73 milioni di metri cubi d’acqua.
Ci si potrebbero riempire 80 piscine olimpioniche.
Quanto a me, io do a te, più che ai tuoi fratelli, un dorso di monte, che io ho conquistato (Genesi 48,22)
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