mercoledì 26 febbraio 2020

Bando periferie


Le “vele” di Scampia dovevano essere un modello di edilizia popolare e invece sono diventate il simbolo del degrado di Napoli. Qui è nato il mito di Gomorra con cui Roberto Saviano ha raccontato al mondo il volto criminale della città. Ora i palazzoni triangolari di Scampia vengono demoliti e ne resterà in pedi solo uno a ricordare la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. Ora la gente dell’area a nord del capoluogo campano si fa coraggio perché la camorra è meno potente. Le scuole e le parrocchie sono il punto di riferimento di ragazzi e genitori. Napoli è solo una delle 24 città che hanno ottenuto il finanziamento del “bando periferie” con 18 milioni di euro a cui se ne aggiungono altri 9 di finanziamento europeo. Fanno parte di quei 3,8 miliardi, di cui 2,1 statali, che il “decreto milleproroghe” aveva bloccato nel 2018. A Roma verrà demolito il Serpentone del quartiere Corviale che ospita 4.500 persone e un altro intervento sarà a Tor Bella Monaca. A Milano verrà riqualificato il quartiere Adriano adiacente a Sesto San Giovanni. A Torino nasceranno aree verdi a ridosso delle scuole. A Bari piste ciclabili e miglioramenti della viabilità. A Bergamo il quartiere Malpensata e l’ex Centrale termoelettrica. Ad Ascoli Piceno riduzione del rischio sismico del quartiere Monticelli e case per i ceti deboli (edilizia sociale). A Messina lotta al rischio idrogeologico. A Cagliari 120 nuovi alloggi. A Vicenza una linea di alberi che taglia la città. A Reggio Calabria accoglienza immigrati. A Venezia le ferrovie e il porto di Marghera.

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