giovedì 20 febbraio 2020

Moda Italia



La moda italiana viaggia a una velocità quasi doppia rispetto al resto del Paese. Nel 2018 il giro d’affari è stato di 72miliardi di euro e per il 2012 arriverà a 80miliardi. Le 173 aziende del settore con oltre 100milioni di fatturato, rappresentano l’1,2% del Pil (prodotto interno lordo) nazionale. Solo 15 aziende sono quotate in Borsa ma il 22% dei consiglieri è donna. Occupano 366mila lavoratori di cui 45mila nuovi assunti. Il “made in Italy” esercita un suo fascino nel mondo e infatti il 72% del fatturato deriva dalle vendite all’estero (export). La moda esporta in media il 20% in più degli altri settori manifatturieri con punte del 90% nel caso dell’occhialeria. Il 42,6% dei ricavi deriva dall’abbigliamento, seguito da pelletteria, occhiali e gioielleria. Negli Usa i marchi italiani sono i più richiesti, mentre restano ancora da esplorare i mercati di Australia, Brasile, India, Polonia, Canada e Messico. Nella classifica europea la prima tra gli italiani è Prada (14° posto), seguita da Calzedonia e Armani. Al primo posto c’è la francese Louis Vuitton, seguita dalla spagnola Zara, dalla tedesca Adidas, dalla svedese H&M e dalla italo-francese Essilor-Luxottica. Le aziende italiane sono più piccole e numerose e rappresentano quasi un terzo del fatturato europeo (251miliardi).

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