mercoledì 4 dicembre 2019

Il profeta Elia






Ancora niente?
Un balsamo nel silenzio dell’attesa
Commento ai testi di 2 Re e messianismo ebraico
Ancora niente?, libricino illustrato per bimbi, dai 3 anni, di Christian Voltz (Edizioni Arka – Milano)
Un piccolo seme piantato dal signor Luigi, un uccellino, l'attesa per la nascita di una piantina
1.      2 Re – Un turbine
2 Re 1 – Il figlio Acazia come il padre Acab
2 Re 1 – lo sterminio delle guardie del re
2 Re 2 – l’ascesa al cielo
v. 6 Wiesel: C’è il desiderio del profeta di restare solo per poter affrontare il supremo incontro con la morte - Il discepolo è testardo, Elia non mostra alcun segno, né di contentezza né di irritazione - Forse vuole evitare al giovane discepolo la vista di un uomo che muore inerte e indifeso
v. 9 Eliseo non dice: rimani con me, portami con te, promettimi di tornare, ma chiede poteri
v. 13 Se vuoi diventare profeta, tieni gli occhi aperti: aveva sempre parlato chiaramente, lo lascia con un enigma - se sai come guardare le persone, come partecipare agli avvenimenti, come affrontare il dolore e la depressione, se poi sarai capace anche di raccontarli, il tuo desiderio sarà esaudito, avrai i miei poteri e anche i tuoi
v.17 Nella Bibbia solo Enoch/Chanòch, patriarca antidiluviano, è salito in cielo (Gen 5,24) rapito da Dio - Tradizione ebraica = Elia ed Enoch erano uomini o angeli? Erano sposati? Le loro mogli erano vedove? Possono dei figli non orfani entrare in possesso dell’eredità?
Deuterocanonici
Elia, poiché aveva dimostrato zelo ardente per la legge, fu assunto in cielo (1 Maccabei 2,58)
Siracide 48,1 Allora sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. 2 Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi. 3 Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. 4 Come ti rendesti glorioso, Elia, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? 5 Tu hai fatto sorgere un defunto dalla morte e dagl'inferi, per la parola dell'Altissimo; 6 tu hai fatto precipitare re nella perdizione, e uomini gloriosi dal loro letto. 7 Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull'Oreb sentenze di condanna. 8 Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. 9 Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; 10 tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l'ira prima che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe. 11 Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell'amore, perché è certo che anche noi vivremo. 15 Con tutto ciò il popolo non si convertì e non rinnegò i suoi peccati, finché non fu deportato dal proprio paese e disperso su tutta la terra. Rimase soltanto un piccolissimo popolo e un principe della casa di Davide.
2.      Cosa sappiamo di Elia = "Dio è il mio Dio"
Scomposto diventa Elì e Yah - El/Dio = abbreviazione singolare del plurale maiestatis generico Elohim/Dèi - Il suffisso ì indica la prima persona singolare = Dio-di-me, Dio mio - Yah = abbreviazione del tetragramma impronunciabile, nome proprio del Dio d’Israele - Le bibbie cattoliche traducono Signore, le protestanti l’Eterno - Yah è Elì = il Dio d’Israele è il mio Dio, il Signore/l’Eterno è il mio Dio - In ebraico è Eliyahu, suffisso comune (Yeshayahu, Irmeyahu) senza particolare significato
Di Tisbe/Tishbìt, oggi el-Istib in Giordania, 25 km nord fiume Iabboq; pascoli querce terebinti resine balsami - Vive in Galaad/Ghìlad, est del Giordano, tribù di Gad, Ruben e (mezza) Manasse - Raggiunge Samaria, capitale regno del nord, altra metà di Manasse, si presenta al re
Ha i capelli lunghi, è disoccupato (non è un profeta di corte), senza casa e scapolo - Fisicamente è forte (corre davanti ai cavalli per 18 miglia) e la sua dieta è povera (pane e acqua) - Nessun sermone: frasi brevi e aspre, frustate verbali, le sue profezie si avverano tutte
Elia ha fatto irruzione nella storia in maniera repentina, come il divampare di un fuoco - Così ascende al cielo in un carro di fuoco, “in una tempesta di fuoco” (Wiesel) - Nel testo = uomo di Dio, in ebraico ish elohim, ma fuoco è esh, e così esh elohim (fuoco di Dio)
Ginzberg 160
3.      Oltre la Scrittura: il profeta Elia nel Talmud e oltre
Elia è un maestro, a lui ci si rivolge nel dubbio, perché conosce Dio da vicino, essendo asceso al cielo
·         (I sec) Ginzberg 173
·         (I-II sec) in una famosa disputa tra rabbi Eliezer e rabbi Joshua venne una voce dal cielo (bat qol) che diede ragione a Eliezer. Ma Joshua vinse perché la maggioranza era con lui. Quando rabbi Natan incontrò Elia gli chiese cosa avesse fatto Dio. Ascoltò e rise. Nitzchuni banai = i miei figli mi hanno sconfitto. Oppure Natzchuni banai = figli miei sconfiggetemi. Dio ama essere sconfitto nei dibattiti.
·         (220-250) il Messia era fra i miserabili alle porte di Roma. Rabbi Yehoshua ben Levi lo riconobbe e lo salutò. La pace sia con te (2). Quando verrai? Oggi stesso. Ma non venne. Yehoshua chiese spiegazioni e Elia. Oggi, se ascolterete la sua voce, ossia se Israele ne fosse stato degno.
Elia non si limita al cielo, compare sulla terra, aiuta chi è nel bisogno
·         (?) rabbi Baruka di Huzza andava al mercato e un giorno gli apparve Elia. C’è qualcuno qui al mercato che farà parte del mondo futuro? Nessuno. Quindi passarono due uomini. Questi. Che mestiere fate? Giullari, se qualcuno è triste lo facciamo ridere, se due stanno litigando li distraiamo.
·         (135-170) Ginzberg 163 a
·         (?) rabbì Yossì camminava per le rovine di Yerushalàyim quando arrivò il tempo di pregare. Non avrebbe trovato un miniàn. Entrò in un palazzo in rovina. Venne Elia che attese la fine della preghiera. Shalòm alèchem (2). Perché sei entrato in questo palazzo? Non sai che è pericoloso? Per pregare. Avresti dovuto pregare per strada. I passanti mi avrebbero interrotto. Avresti dovuto dire una preghiera corta. Elia mi aveva insegnato tre cose: 1) non si entra in un posto pericolante; 2) in determinate circostanze si può pregare per strada 3) chi prega per strada deve recitare una preghiera corta per non essere interrotto dai passanti.
Elia persegue giustizia, duro quando è necessario, ma anche consolatorio
·         (III sec) Ginzberg 170
·         Midrash (X sec) Ginzberg 175
Una straordinaria trasformazione: Per la leggenda talmudica adesso è compagno dei senza amicizia, conforto, speranza - Al cinico porta certezza, al vagabondo calore, al saggio un maestro, al sognatore un sogno - Il predicatore e castigatore è diventato profeta della consolazione (Wiesel)
Domina il tempo e lo spazio ed è dappertutto allo stesso tempo: Indescrivibile, appare sotto le spoglie di arabo, persiano, cavaliere, soldato, prostituta (cortigiana) - Incarnazione di personaggi precedenti, da metastoria - Risponde all’eterno bisogno umano di poesia e all’eterna ricerca di giustizia (Wiesel)
4.      il ritorno
A Elia non è concesso nemmeno il titolo di un libro (dal libro del profeta…) - Il racconto è contenuto in pochi capitoli dei libri dei re (dal 17 al 2) - Tanta piccolezza si capovolge poi nella rilevanza della sua figura nel pensiero ebraico.
La bibbia ebraica, 3 sezioni, è tanàk, acronimo di toràh (pentateuco) nevi’ìm (profeti) ketuvìm (scritti) - Profeta in ebraico è navì, plurale nevi’ìm - I nevi'ìm si suddividono in: rishonìm (anteriori o libri storici) e acharonìm (posteriori o profeti veri e propri) - Mosè riassume in sé la Toràh/Insegnamento, Elia la profezia
Malachia 3
22. Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al quale ordinai sull’Oreb statuti e norme per tutto Israele. 23 Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: 24 egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio.
Apocalisse di Elia (apocrifo del IV secolo d.C.) descrive il combattimento finale in cui il Falso, lo Spudorato, sarà annientato: «scendono Elia ed Enoch, depongono la carne di questo mondo e assumono la carne dello spirito. Inseguono il Figlio dell’Iniquità e lo uccidono, senza che riesca a proferir parola. In quel giorno egli si scioglierà davanti a loro come il ghiaccio si scioglie col fuoco» [5,32-34]
5.      l’attesa: nella liturgia e nella vita intera
Nel Seder di Pesach si bevono 4 coppe di vino per festeggiare la liberazione dall’Egitto
In Esodo 6,6-7 si dice: Io sono il Signore e
1.      wehotzetì (vi conduco fuori) dall’Egitto
2.      wehitzaltì (vi libero) dai lavori forzati
3.      wega’altì (vi salvo) con braccio teso e grandi giudizi
4.      welakachtì (vi prendo) come mio popolo e sarò il vostro Dio
Sul tavolo c’è una quinta coppa di vino, non viene bevuta da nessuno, è la coppa del profeta Elia
Rabbi Jochanan sostiene che le coppe devono essere quattro, rabbi Tarfon prosegue a leggere in Esodo
1.      wehewetì (vi faccio) entrare nella terra che ho promesso ai vostri padri
La quinta redenzione riguarda il futuro (e ancora irrealizzato) ingresso in Terra d’Israele. I rabbini decisero che la questione avrebbe dovuto essere decisa in futuro dal profeta Elia
Nasce così l’idea che Elia visiterà ogni casa nella notte di Seder, prefigurazione del suo arrivo alla fine dei giorni, quando verrà ad annunciare la venuta del Messia - Il quinto bicchiere si lascia sulla tavola e nessuno lo beve, in quanto si presuppone che Elia verrà a berlo, quando avrà inizio l’era messianica - Quindi se il Messia viene e l'annunciatore del Messia viene, dovrà essere sicuramente la sera di Pesach
Il bicchiere è messo anche in modo accusatorio, per sottolineare il ritardo di Elia - Tutti gli anni c'è il suo bicchiere pronto, ma lui non arriva.
La circoncisione/Berit Milah è il rito che segue la nascita di un figlio maschio - Risale ai tempi di Abramo, come segno della sua alleanza (berit) con Dio, e dei suoi figli Ismaele e Isacco - Isacco aveva 8 giorni di vita al momento della circoncisione, così oggi il Brit milah all’ottavo giorno di età
In teoria l’obbligo cade sul padre, in pratica la circoncisione è eseguita da un esperto chiamato Mohel - Il Sandek tiene il bambino tra le braccia, onore attribuito ai nonni, agli ospiti illustri o al rabbino - Durante la cerimonia il bambino siede su una sedie speciale, chiamata “seggio di Elia” - Elia protegge il bambino dal male, ma accoglie ogni bambino perché potrebbe essere il Messia
Il Talmud presenta tante discussioni, portate avanti a lungo, con diversi argomenti, che, a volte, non si arriva alla conclusione - Secondo l’usanza talmudica le questioni irrisolte sono sospese - C’è un'espressione antica che oggi viene usata nel calcio per indicare il pareggio: teiqu - Perciò si usa un acronimo di Tishbi ietaretz kushiot ubeaiot, ossia Il tisbita (cioè il profeta Elia) risponderà alle domande e risolverà le controversie (nei tempi messianici)


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