Ancora niente?
Un balsamo nel silenzio
dell’attesa
Commento ai testi di 2
Re e messianismo ebraico
Ancora
niente?, libricino illustrato per bimbi, dai 3 anni, di Christian Voltz
(Edizioni Arka – Milano)
Un piccolo
seme piantato dal signor Luigi, un uccellino, l'attesa per la nascita di una
piantina
1. 2 Re – Un turbine
2 Re 1 – Il figlio
Acazia come il padre Acab
2 Re 1 – lo sterminio
delle guardie del re
2 Re 2 – l’ascesa al
cielo
v. 6 Wiesel:
C’è il desiderio del profeta di restare solo per poter affrontare il supremo
incontro con la morte - Il discepolo è testardo, Elia non mostra alcun segno,
né di contentezza né di irritazione - Forse vuole evitare al giovane discepolo
la vista di un uomo che muore inerte e indifeso
v. 9 Eliseo
non dice: rimani con me, portami con te, promettimi di tornare, ma chiede
poteri
v. 13 Se
vuoi diventare profeta, tieni gli occhi aperti: aveva sempre parlato
chiaramente, lo lascia con un enigma - se sai come guardare le persone, come
partecipare agli avvenimenti, come affrontare il dolore e la depressione, se
poi sarai capace anche di raccontarli, il tuo desiderio sarà esaudito, avrai i
miei poteri e anche i tuoi
v.17 Nella
Bibbia solo Enoch/Chanòch, patriarca antidiluviano, è salito in cielo (Gen
5,24) rapito da Dio - Tradizione ebraica = Elia ed Enoch erano uomini o angeli?
Erano sposati? Le loro mogli erano vedove? Possono dei figli non orfani entrare
in possesso dell’eredità?
Deuterocanonici
Elia, poiché aveva dimostrato zelo ardente per la
legge, fu assunto in cielo (1 Maccabei 2,58)
Siracide 48,1 Allora sorse Elia profeta, come un
fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola. 2 Egli fece venire su di loro la
carestia e con zelo li ridusse a pochi. 3 Per la parola del Signore chiuse il
cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco. 4 Come ti rendesti glorioso,
Elia, con i tuoi prodigi! E chi può vantarsi di esserti uguale? 5 Tu hai fatto
sorgere un defunto dalla morte e dagl'inferi, per la parola dell'Altissimo; 6
tu hai fatto precipitare re nella perdizione, e uomini gloriosi dal loro letto.
7 Tu sul Sinai hai ascoltato parole di rimprovero, sull'Oreb sentenze di
condanna. 8 Hai unto re per la vendetta e profeti come tuoi successori. 9 Tu
sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco; 10
tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l'ira prima
che divampi, per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le
tribù di Giacobbe. 11 Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati
nell'amore, perché è certo che anche noi vivremo. 15 Con tutto ciò il popolo
non si convertì e non rinnegò i suoi peccati, finché non fu deportato dal
proprio paese e disperso su tutta la terra. Rimase soltanto un piccolissimo
popolo e un principe della casa di Davide.
2. Cosa sappiamo di Elia
= "Dio è il mio Dio"
Scomposto
diventa Elì e Yah - El/Dio = abbreviazione singolare del plurale maiestatis
generico Elohim/Dèi - Il suffisso ì indica la prima persona singolare =
Dio-di-me, Dio mio - Yah = abbreviazione del tetragramma impronunciabile, nome
proprio del Dio d’Israele - Le bibbie cattoliche traducono Signore, le
protestanti l’Eterno - Yah è Elì = il Dio d’Israele è il mio Dio, il
Signore/l’Eterno è il mio Dio - In ebraico è Eliyahu, suffisso comune
(Yeshayahu, Irmeyahu) senza particolare significato
Di
Tisbe/Tishbìt, oggi el-Istib in Giordania, 25 km nord fiume Iabboq; pascoli
querce terebinti resine balsami - Vive in Galaad/Ghìlad, est del Giordano,
tribù di Gad, Ruben e (mezza) Manasse - Raggiunge Samaria, capitale regno del
nord, altra metà di Manasse, si presenta al re
Ha i capelli
lunghi, è disoccupato (non è un profeta di corte), senza casa e scapolo - Fisicamente
è forte (corre davanti ai cavalli per 18 miglia) e la sua dieta è povera (pane
e acqua) - Nessun sermone: frasi brevi e aspre, frustate verbali, le sue
profezie si avverano tutte
Elia ha
fatto irruzione nella storia in maniera repentina, come il divampare di un
fuoco - Così ascende al cielo in un carro di fuoco, “in una tempesta di fuoco”
(Wiesel) - Nel testo = uomo di Dio, in ebraico ish elohim, ma fuoco è esh, e
così esh elohim (fuoco di Dio)
Ginzberg 160
3. Oltre la Scrittura: il profeta Elia nel Talmud e oltre
Elia è un
maestro, a lui ci si rivolge nel dubbio, perché conosce Dio da vicino, essendo
asceso al cielo
·
(I
sec) Ginzberg 173
·
(I-II
sec) in una famosa disputa tra rabbi Eliezer e rabbi Joshua venne una voce dal
cielo (bat qol) che diede ragione a Eliezer. Ma Joshua vinse perché la maggioranza era con lui. Quando rabbi
Natan incontrò Elia gli chiese cosa avesse fatto Dio. Ascoltò e rise. Nitzchuni
banai = i miei figli mi hanno sconfitto. Oppure Natzchuni banai = figli miei
sconfiggetemi. Dio ama essere sconfitto nei dibattiti.
·
(220-250)
il Messia era fra i miserabili alle
porte di Roma. Rabbi Yehoshua ben Levi lo riconobbe e lo salutò. La pace sia
con te (2). Quando verrai? Oggi stesso. Ma non venne. Yehoshua chiese
spiegazioni e Elia. Oggi, se ascolterete la sua voce, ossia se Israele ne fosse
stato degno.
Elia non si
limita al cielo, compare sulla terra, aiuta chi è nel bisogno
·
(?)
rabbi Baruka di Huzza andava al mercato e un giorno gli apparve Elia. C’è
qualcuno qui al mercato che farà parte del mondo futuro? Nessuno. Quindi passarono due uomini. Questi. Che mestiere
fate? Giullari, se qualcuno è triste lo facciamo ridere, se due stanno
litigando li distraiamo.
·
(135-170)
Ginzberg 163 a
·
(?)
rabbì Yossì camminava per le rovine di Yerushalàyim quando arrivò il tempo di
pregare. Non avrebbe trovato un miniàn. Entrò in un palazzo in rovina. Venne
Elia che attese la fine della preghiera. Shalòm alèchem (2). Perché sei entrato
in questo palazzo? Non sai che è pericoloso? Per pregare. Avresti dovuto
pregare per strada. I passanti mi avrebbero interrotto. Avresti dovuto dire una
preghiera corta. Elia mi aveva insegnato tre cose: 1) non si entra in un posto
pericolante; 2) in determinate circostanze si può pregare per strada 3) chi
prega per strada deve recitare una preghiera corta per non essere interrotto
dai passanti.
Elia persegue
giustizia, duro quando è necessario, ma anche consolatorio
·
(III
sec) Ginzberg 170
·
Midrash
(X sec) Ginzberg 175
Una straordinaria trasformazione: Per la leggenda talmudica adesso è
compagno dei senza amicizia, conforto, speranza - Al cinico porta certezza, al
vagabondo calore, al saggio un maestro, al sognatore un sogno - Il predicatore
e castigatore è diventato profeta della consolazione (Wiesel)
Domina il
tempo e lo spazio ed è dappertutto allo stesso tempo: Indescrivibile, appare
sotto le spoglie di arabo, persiano, cavaliere, soldato, prostituta
(cortigiana) - Incarnazione di personaggi precedenti, da metastoria - Risponde
all’eterno bisogno umano di poesia e all’eterna ricerca di giustizia (Wiesel)
4. il ritorno
A Elia non è
concesso nemmeno il titolo di un libro (dal libro del profeta…) - Il racconto è
contenuto in pochi capitoli dei libri dei re (dal 17 al 2) - Tanta piccolezza
si capovolge poi nella rilevanza della sua figura nel pensiero ebraico.
La bibbia
ebraica, 3 sezioni, è tanàk, acronimo di toràh (pentateuco) nevi’ìm (profeti) ketuvìm
(scritti) - Profeta in ebraico è navì, plurale nevi’ìm - I nevi'ìm si
suddividono in: rishonìm (anteriori o libri storici) e acharonìm (posteriori o
profeti veri e propri) - Mosè riassume in sé la Toràh/Insegnamento, Elia la
profezia
Malachia 3
22. Tenete a mente la legge del mio servo Mosè, al
quale ordinai sull’Oreb statuti e norme per tutto Israele. 23 Ecco, io invierò
il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: 24
egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i
padri, perché io, venendo, non colpisca la terra con lo sterminio.
Apocalisse
di Elia (apocrifo del IV secolo d.C.) descrive il combattimento finale in cui
il Falso, lo Spudorato, sarà annientato: «scendono Elia ed Enoch, depongono la
carne di questo mondo e assumono la carne dello spirito. Inseguono il Figlio
dell’Iniquità e lo uccidono, senza che riesca a proferir parola. In quel giorno
egli si scioglierà davanti a loro come il ghiaccio si scioglie col fuoco»
[5,32-34]
5. l’attesa:
nella liturgia e nella vita intera
Nel Seder di Pesach si bevono 4 coppe di vino per
festeggiare la liberazione dall’Egitto
In Esodo
6,6-7 si dice: Io sono il Signore e
1. wehotzetì (vi conduco fuori)
dall’Egitto
2. wehitzaltì (vi libero) dai lavori
forzati
3. wega’altì (vi salvo) con braccio teso
e grandi giudizi
4. welakachtì (vi prendo) come mio
popolo e sarò il vostro Dio
Sul tavolo
c’è una quinta coppa di vino, non viene bevuta da nessuno, è la coppa del
profeta Elia
Rabbi
Jochanan sostiene che le coppe devono essere quattro, rabbi Tarfon prosegue a
leggere in Esodo
1. wehewetì (vi faccio) entrare nella
terra che ho promesso ai vostri padri
La quinta
redenzione riguarda il futuro (e ancora irrealizzato) ingresso in Terra
d’Israele. I rabbini decisero che la questione avrebbe dovuto essere decisa in
futuro dal profeta Elia
Nasce così
l’idea che Elia visiterà ogni casa nella notte di Seder, prefigurazione del suo
arrivo alla fine dei giorni, quando verrà ad annunciare la venuta del Messia - Il
quinto bicchiere si lascia sulla tavola e nessuno lo beve, in quanto si
presuppone che Elia verrà a berlo, quando avrà inizio l’era messianica - Quindi
se il Messia viene e l'annunciatore del Messia viene, dovrà essere sicuramente
la sera di Pesach
Il bicchiere
è messo anche in modo accusatorio, per sottolineare il ritardo di Elia - Tutti
gli anni c'è il suo bicchiere pronto, ma lui non arriva.
La circoncisione/Berit Milah è il rito che segue la nascita di un
figlio maschio - Risale ai tempi di Abramo, come segno della sua alleanza
(berit) con Dio, e dei suoi figli Ismaele e Isacco - Isacco aveva 8 giorni di
vita al momento della circoncisione, così oggi il Brit milah all’ottavo giorno
di età
In teoria
l’obbligo cade sul padre, in pratica la circoncisione è eseguita da un esperto chiamato
Mohel - Il Sandek tiene il bambino tra le braccia, onore attribuito ai nonni,
agli ospiti illustri o al rabbino - Durante la cerimonia il bambino siede su
una sedie speciale, chiamata “seggio di Elia” - Elia protegge il bambino dal
male, ma accoglie ogni bambino perché potrebbe essere il Messia
Il Talmud presenta tante discussioni, portate
avanti a lungo, con diversi argomenti, che, a volte, non si arriva alla
conclusione - Secondo l’usanza talmudica le questioni irrisolte sono sospese - C’è
un'espressione antica che oggi viene usata nel calcio per indicare il pareggio:
teiqu - Perciò si usa un acronimo di Tishbi ietaretz kushiot ubeaiot, ossia Il
tisbita (cioè il profeta Elia) risponderà alle domande e risolverà le
controversie (nei tempi messianici)
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