giovedì 6 settembre 2018

Fratelli invidiosi

La famiglia di Mosè ha un compito di responsabilità. Deve guidare il popolo d’Israele, fuori dall'Egitto, verso la terra promessa. Ma ogni responsabilità comporta un potere. Il potere è un coltello affilato: può essere molto utile, ad esempio per tagliare il cibo da portare alla bocca, ma va maneggiato con attenzione per evitare di tagliarsi. Dunque la questione è: chi decide come procedere nella marcia attraverso il deserto?

Aronne e Maria non sopportano che Mosè sia l’uomo di fiducia di Dio. Mosè, al contrario, comprende anche le critiche più ingiustificate. Maria viene colpita dalla lebbra e diviene bianca come la neve (Numeri 12). Dovrà stare fuori dall'accampamento fino all'avvenuta guarigione. Solitamente si tratta di una lunga malattia, difficile da guarire.



Nel libro del Levitico c’è una descrizione minuziosa di quel che deve fare il sacerdote prima di riammettere un lebbroso nell'accampamento. La piaga deve essere esaminata attentamente più volte, non dev'essere scavata dentro la carne, il pelo non dev'essere bianco. E chi avrebbe potuto fare questo se non il sacerdote Aronne? Forse per questo Aronne non è stato colpito dalla lebbra.

Ma nell'esaminare la carne di sua sorella Maria, Aronne deve aver penato non poco, sapendo di essere lui pure all'origine della malattia. Così, anziché affiancare Mosè nella guida del popolo, fratello e sorella hanno dovuto vestire i panni di medico e paziente. Morale? L’invidia “brucia” il nostro tempo, che è già così poco...

Nessun commento:

Posta un commento

Il discorso della montagna (Matteo 5) di Gesù di Nazaret

  LE BEATITUDINI (PREMESSA ALLE SUPERTESI) Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conserva...