sabato 17 gennaio 2004

Giornata dell'ebraismo 2004. Gruppo Teshuvà. Diocesi di Milano


Serviranno il Signore appoggiandosi spalla a spalla (Sofonia 3,9)

Ebrei e cristiani chiamati a testimoniare l'unico Dio

 

 

Sabato  17  gennaio  2004

 

Cristiani  in Sinagoga

 

Fedeli e rappresentanti delle diverse Chiese

sono invitati a partecipare al rito di conclusione del sabato

e all’incontro con il Rabbino Capo Giuseppe Laras sul tema della Giornata

 

Ore  17.30  -  via della Guastalla, 19  -  Milano

 

Per informazioni

e per il ritiro dal 12 al 15 gennaio dei pass per la Sinagoga rivolgersi a:

 

Ecumenismo e Dialogo

Piazza Fontana, 2 – 20122 Milano

t. 02. 8556. 303 / 355

 


Perché una Giornata dell’ebraismo?

  1. Per conoscere il popolo ebraico e la sua tradizione vivente.
  2. Per riscoprire il legame che unisce tradizione ebraica e tradizione cristiana.
  3. Perché l’alleanza di Dio con il popolo di Israele non è mai stata revocata.

Con i profeti e con lo stesso apostolo la Chiesa attende il giorno che solo Dio conosce in cui tutti i popoli acclameranno il Signore con una sola voce e 'lo serviranno appoggiandosi spalla a spalla' (Concilio Vaticano II, Dichiarazione nostra Aetate n 4).

Confessiamo la nostra fede in Gesù Cristo l’ebreo, che in quanto messia di Israele è il salvatore del mondo e congiunge i popoli della terra con il popolo di Dio (Sinodo evangelico di Renania, 1980).

Con gli ebrei condividiamo “un ministero sacerdotale, una missione che può unirci senza confonderci, fino a quando verrà il Messia che invochiamo: Maranàtha” (Card. C.M. Martini).

In concreto cosa fare?

La Giornata dell'ebraismo non è una giornata di preghiera “per” gli ebrei o “con” gli ebrei. Gli Orientamenti (1974) sono chiari: "è dunque necessario in particolare, che i cristiani cerchino di capire meglio le componenti fondamentali della tradizione religiosa ebraica e apprendano le caratteristiche essenziali con le quali gli ebrei si definiscono alla luce della loro attuale realtà religiosa". E' opportuno che le comunità parrocchiali promuovano occasioni concrete lungo questi due filoni complementari: la riflessione sul vincolo particolare, anzi unico, che lega la Chiesa e Israele; l'esistenza viva e attuale del popolo ebraico. Alcune iniziative che potrebbero essere proposte alla comunità dei fedeli:

  1. studio dei documenti più importanti sull’ebraismo: Nostra aetate (n. 4), Orientamenti e suggerimenti per l'applicazione di Nostra aetate n. 4 (1974), Sussidi per una corretta presentazione di ebrei ed ebraismo nella catechesi e nella predicazione della chiesa cattolica (1985), Noi ricordiamo: una riflessione sulla Shoà (1998);
  2. approfondimenti sulla storia del popolo d’Israele, la vita degli ebrei e l’ebraismo oggi, la spiritualità ebraica, la relazione tra Chiesa e Israele, l'antisemitismo e la Shoà, ecc.
  3. visite ai luoghi ebraici tradizionali e incontri con ebrei, con possibilità di lettura di qualche testo biblico, in ascolto di una lettura ebraica della Scrittura;
  4. incontro con esponenti degli organismi che promuovono in Diocesi la conoscenza cristiana dell’ebraismo e il dialogo cristiano-ebraico.

Il tema della Giornata

La traduzione del testo di Sofonia 3,9 “Poiché allora io muterò in labbra pure le labbra dei popoli affinché tutti invochino il nome del Signore e serviranno il Signore appoggiandosi spalla a spalla” (letteralmente “con una sola spalla”) è una delle traduzioni possibili. La tradizione ebraica insegna che, pur essendo il testo rivelato uno solo, molti sono i modi in cui può essere letto. Il versetto indica comunque in modo esplicito la prospettiva secondo la quale le genti delle nazioni, e quindi le chiese ex gentibus, sono chiamate insieme al popolo di Israele a sottoporsi al medesimo giogo. Infatti, gli uni a fianco degli altri, ebrei e cristiani si sostengono a vicenda nel servizio dell’unico Dio: è il servizio della libertà e della chiamata a salvezza, un servizio che è grazia e che, di conseguenza, comporta anche il peso per la responsabilità da condividere nei confronti di questo dono prezioso e comune.

Ebrei e cristiani, le cui identità religiose restano oggi nella storia differenti e tra loro irriducibili, possono però prendere sempre più coscienza di essere chiamati a testimoniare il medesimo Nome di Dio e a vivere il suo messaggio di amore fedele e di universale salvezza affinché divenga patrimonio comune dell’umanità. Ma anche l’impegno etico può costituire un cammino comune sia per la salvaguardia dell’integrità del creato che agli esseri umani è affidato in custodia, sia per la promozione della giustizia e della pace che devono essere assunte nelle relazioni tra i popoli, le comunità e gli individui. Se è importante che questo impegno sia fianco a fianco, è comunque indispensabile che avvenga oggi nel mantenimento delle distinte identità e, come frutto di amicizia e dialogo, nel rispetto dei diversi doni ricevuti dall’alto. Noi dobbiamo riconoscere la primogenitura di Israele a porsi all’ascolto del Dio Uno e, nello stesso tempo, avere e testimoniare una più lucida consapevolezza della novità che il Padre ha manifestato nella persona di Gesù, il Figlio suo, che, per opera dello Spirito, noi come gli apostoli proclamiamo Signore e Cristo.


SUSSIDIO DI PREGHIERA

 

PREGHIERA DI CONFESSIONE

 

Ti chiediamo perdono o Signore perché all’ascolto della tua Parola abbiamo preferito l’orgogliosa pretesa di possedere la verità. Abbiamo insegnato il disprezzo per Israele tuo popolo credendo di essere ormai noi il vero Israele; abbiamo dimenticato il tuo invito ad ascoltare e attendere. La tua misericordia frantumi il nostro cuore di pietra e ci doni un cuore nuovo capace di ascoltare insieme a Israele la tua Parola.

 

LETTURA

 

Dal libro del profeta Zaccaria

6,22-23

 

Popoli numerosi e nazioni potenti verranno a Gerusalemme a consultare il Signore degli eserciti a supplicare il Signore. Così parla il Signore dell’universo: in quei giorni, dieci uomini di tutte le lingue delle genti afferreranno un Giudeo per il lembo del mantello e gli diranno: vogliamo venire con voi, perché abbiamo compreso che Dio è con voi.

 

PREGHIERA

 

Benediciamo il Signore che vuole servirsi anche di noi per una migliore comprensione tra ebrei e cristiani. Il Dio della Bibbia, che stabilisce pace e riconciliazione nei cieli, voglia accordare pace e riconciliazione in terra tra ebrei e cristiani, figli d’Israele e figli d’Ismaele, credenti e non credenti, così che tutti diciamo: Amen.

 

LETTURA

 

Dal libro del profeta Sofonia

3,9-13

 

Allora io darò ai popoli un labbro puro perché invochino tutti il nome del Signore e lo servano tutti appoggiandosi spalla a spalla. Da oltre i fiumi di Etiopia fino all’estremo settentrione, i miei supplicanti mi porteranno offerte; in quel giorno non avrai vergogna di tutti i misfatti commessi contro di me, perché allora eliminerò da te tutti i superbi millantatori e tu cesserai di inorgoglirti sopra il mio santo monte. Farò restare in mezzo a te un popolo umile e povero; confiderà nel nome del Signore il resto di Israele. Non commetteranno più iniquità e non proferiranno menzogna; non si troverà più nella loro bocca una lingua fraudolenta. Potranno pascolare e riposare senza che alcuno li molesti.

 

Salmo responsoriale

67

 

R.   Ti lodino i popoli Dio, ti lodino i popoli tutti.

 

Dio abbia pietà di noi e ci benedica

su di noi faccia splendere il suo volto,

perché si conosca sulla terra la tua via,

fra tutte le genti la tua salvezza.   R.

 

Esultino le genti e si rallegrino,

perché giudichi i popoli con giustizia,

governi le nazioni sulla terra.   R.

 

La terra ha dato il suo frutto.

Ci benedica Dio, il nostro Dio

ci benedica Dio e lo temano

tutti i confini della terra.   R.

 

PREGHIERA DEI FEDELI

 

R.   Tu che sei il Benedetto benedici la nostra invocazione.

 

Perché ebrei e cristiani e tutti i popoli che hai creato con amore ti adorino, Signore, e cantino la tua gloria, preghiamo:   R.

 

Perché la conoscenza del patrimonio umano e spirituale, comune a ebrei e cristiani, possa progredire nel rispetto delle diverse tradizioni e al riparo da ogni tentazione di proselitismo, preghiamo:   R.

 

Perché la preghiera personale e collettiva impregni e sostenga tutte le nostre iniziative di incontro e di dialogo, così che ci sia dato il coraggio di abbattere i muri che noi abbiamo costruito tra cristiani ed ebrei, tra persona e persona, tra la creatura umana e il suo Dio, preghiamo:   R.

 

Preghiamo per tutta l’umanità. Anche se divisi in popoli e nazioni, tutti gli esseri umani sono figlie e figli Tuoi, da Te ricevono vita ed esistenza. Tu comandi loro di obbedire alle tue leggi così come ciascuno può conoscerle e comprenderle. Fa’ che scompaiano odi e lotte, fa’ che una pace perenne riempia la terra e che in ogni luogo l'umanità possa godere i frutti della pace. Così lo spirito di fratellanza fra gli uomini dimostrerà la loro comune fede in Te, Padre di tutti. Te lo chiediamo per mezzo del Figlio tuo Gesù Cristo nostro Signore. Amen.

 

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