venerdì 28 febbraio 2020

Palestra della legalità



Nel 2016 a Ostia veniva arrestato il patron del “Porto turistico di Roma” per i suoi stretti rapporti con il clan mafioso degli Spada. Gli venne anche sequestrato un immobile di 1.200 metri quadrati che costituiva un polo dell’automobile. Oggi questo stabile in via dell’Idroscalo è diventato la “Palestra della legalità” con quasi 1.500 abbonati e 24 tra personal trainer, istruttori, assistenti di sala e addetti di segreteria. Vi lavorano anche 5 giovani con l’istituto della “messa alla prova” in convenzione con il Tribunale. Nel comparto delle arti marziali sono presenti istruttori e atleti del Centro sportivo dei Carabinieri. Gestisce la palestra l’Ipab Asilo Savoia con il progetto “Talento e tenacia, crescere nella legalità” in collaborazione con il Tribunale regionale per le misure di prevenzione e l’Agenzia nazionale per i beni confiscati. D’intesa con Regione, Decimo Municipio e Caritas il 25% degli abbonati accede alla palestra gratuitamente secondo criteri su base sociale o economica. I 321 minori abbonati entrano gratis o con sconto del 50%. Il 53% sono donne. L’Osservatorio regionale per la Sicurezza e la Legalità attesta che le mafie utilizzano lo sport per creare consenso e riciclare denaro sporco. È del 2018 l’ultima palestra sequestrata a Ostia al clan Spada.

giovedì 27 febbraio 2020

Spreco di cibo


Lo spreco di cibo in Italia vale milioni di euro. Per la prima volta negli ultimi 10 anni lo spreco di cibo nel 2019 è diminuito rispetto all’anno precedente. Si sono così risparmiati 1,5 miliardi di euro. Ogni famiglia spreca in media quasi 5 euro a settimana per un totale di 6,5 miliardi. Se si aggiungono i costi di produzione e distribuzione del cibo sprecato si arriva comodamente ai 10 miliardi di valore. In termini di peso il cibo buttato equivale a 2 miliardi e 200 milioni di tonnellate. Il dato del 2019 è infatti solo un primo piccolo passo nella giusta direzione. L’Agenda 2030 pone infatti tra gli obiettivi il dimezzamento degli sprechi alimentari. Per fare questo occorre invertire il concetto del produrre tanto a prezzi bassi. Il 66% degli italiani ritiene che ci sia una connessione precisa fra spreco alimentare, salubrità dell’ambiente e salute dell’uomo. Il cibo gettato genera l’8% delle emissioni annuali di gas serra. Il 28% dei terreni disponibili al mondo è usato per produrre cibo che poi non viene consumato. La frutta e verdura che gettiamo ogni anno ha richiesto, per essere prodotta, oltre 73 milioni di metri cubi d’acqua. Ci si potrebbero riempire 80 piscine olimpioniche.

mercoledì 26 febbraio 2020

Bando periferie


Le “vele” di Scampia dovevano essere un modello di edilizia popolare e invece sono diventate il simbolo del degrado di Napoli. Qui è nato il mito di Gomorra con cui Roberto Saviano ha raccontato al mondo il volto criminale della città. Ora i palazzoni triangolari di Scampia vengono demoliti e ne resterà in pedi solo uno a ricordare la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. Ora la gente dell’area a nord del capoluogo campano si fa coraggio perché la camorra è meno potente. Le scuole e le parrocchie sono il punto di riferimento di ragazzi e genitori. Napoli è solo una delle 24 città che hanno ottenuto il finanziamento del “bando periferie” con 18 milioni di euro a cui se ne aggiungono altri 9 di finanziamento europeo. Fanno parte di quei 3,8 miliardi, di cui 2,1 statali, che il “decreto milleproroghe” aveva bloccato nel 2018. A Roma verrà demolito il Serpentone del quartiere Corviale che ospita 4.500 persone e un altro intervento sarà a Tor Bella Monaca. A Milano verrà riqualificato il quartiere Adriano adiacente a Sesto San Giovanni. A Torino nasceranno aree verdi a ridosso delle scuole. A Bari piste ciclabili e miglioramenti della viabilità. A Bergamo il quartiere Malpensata e l’ex Centrale termoelettrica. Ad Ascoli Piceno riduzione del rischio sismico del quartiere Monticelli e case per i ceti deboli (edilizia sociale). A Messina lotta al rischio idrogeologico. A Cagliari 120 nuovi alloggi. A Vicenza una linea di alberi che taglia la città. A Reggio Calabria accoglienza immigrati. A Venezia le ferrovie e il porto di Marghera.

martedì 25 febbraio 2020

Coronavirus


Al momento sono 8 i morti (tutti anziani e con precedenti patologie) e oltre 200 i contagiati in Italia. Il nord è paralizzato: paesi in isolamento, scuole, uffici, tribunali e università chiusi, stop alle messe nelle chiese. I cittadini delle aree interessate invitati a rimanere a casa. Il governo ha varato un decreto-legge con misure speciali per contenere il diffondersi del coronavirus. Sono sospesi in tutta Italia le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione anche all’estero. Bloccate le manifestazioni pubbliche con la possibilità di utilizzare polizia e militari per far rispettare le prescrizioni. Il centro del focolaio resta il Basso Lodigiano. Dal pronto soccorso dell’ospedale di Codogno sono passati quasi tutti i contagiati lombardi, i 3 che si trovano in Emilia Romagna e il torinese. Il paziente 1 è il 38enne di Codogno le cui condizioni restano gravi ma stabili. Tra i nuovi contagiati una coppia di medici del Pavese che lavorava nella zona di Codogno. Oltre 50mila persone in quest’area sono esonerate dal servizio in aziende e amministrazioni. L’amico del 38enne di Codogno che aveva cenato con lui dopo essere stato in Cina non ha mai avuto il virus. Perciò si cerca ancora il paziente 0. In Veneto l’area contagiata si concentra attorno al comune padovano di Vo’ Euganeo. Nel vicino ospedale di Schiavonia 300 pazienti e 150 dipendenti sono bloccati per l’esame del tampone. Dall’ospedale Spallanzani di Roma è stato dimesso il giovane ricercatore italiano contagiato. Il cinese ricoverato con la moglie, primo caso registrato in Italia, è guarito dal virus.

lunedì 24 febbraio 2020

Traffico di armi


La nave libanese Bana è sotto sequestro nel porto di Genova. Si tratta di un cargo: un mezzo di grandi dimensioni adibito esclusivamente al trasporto merci. Il comandante della nave è stato arrestato per sospetto traffico di armi dalla Turchia alla Libia. Si tratta di un libanese di 55 anni. L’inchiesta è partita dalle dichiarazioni di un ufficiale della nave che nella stiva ha visto cingolati (carri armati) e armi sorvegliati da militari turchi. Questi militari avrebbero anche chiesto all’equipaggio della nave di mentire sulla sosta in Libia non prevista, affermando che si è trattato di uno scalo per avaria (guasto ai motori). L’ufficiale che collabora con la Polizia vivrebbe ora in una località protetta. La nave avrebbe violato i Trattati internazionali e l’embargo stabilito per impedire l’aumento degli scontri armati in Libia. Secondo gli investigatori della Digos (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali della Polizia di Stato) e della Capitanieria di porto, a bordo della nave ci sarebbero stati anche mitragliatrici, lanciarazzi ed esplosivi. Gli inquirenti hanno trovato tracce del passaggio di carri armati a bordo della nave porta-container (grande cassone metallico di misure standardizzate, per il trasporto marittimo, aereo o ferroviario di merci.).

venerdì 21 febbraio 2020

Lavorare nel Regno Unito



Partire all’avventura verso il Regno Unito (United Kingdom) in cerca di un lavoro come pizzaiolo, commesso o cameriere per imparare l’inglese non sarà più possibile. Dal 1° gennaio 2021 l’ingresso sarà consentito solo a chi ha già una proposta di lavoro da almeno 23mila sterline all’anno (28mila €), un titolo di studio di alto profilo e parla già bene la lingua. Il modello adottato per l’accesso degli europei sarà a punti come quello dell’Australia. La somma del punteggio (da 10 a 20) attribuito a ogni voce deve valere almeno 70. Un contratto d’impiego di 23mila sterline vale 10 punti e uno di 26mila ne vale 20. Sono preferiti i ricercatori in discipline scientifiche come matematici, fisici, chimici e ingegneri. Per manovali, operai, camerieri, lavapiatti e badanti si invitano le imprese a formare e assumere personale attingendo al bacino di disoccupati britannici: 8milioni e mezzo di persone sane e in età lavorativa dai 16 ai 64 anni. Per 70mila lavoratori stagionali del comparto agricolo ci sarà un visto apposito (ad hoc) di breve durata. Attualmente il 21% degli operai britannici nell’industria e nelle costruzioni proviene dall’Unione Europea. Gli italiani nell’UK sono 700mila e 300mila hanno già ottenuto il permesso di continuare a viverci e lavorare. Il 60% di queste richieste riguarda un visto permanente (settled status).

Il discorso della montagna (Matteo 5) di Gesù di Nazaret

  LE BEATITUDINI (PREMESSA ALLE SUPERTESI) Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conserva...