A partire dal 1990 la Conferenza episcopale italiana (CEI) ha indetto la celebrazione di una giornata, da celebrarsi il 17 gennaio di ogni anno, dedicata a conoscere il popolo ebraico e ad approfondire le relazioni con esso. Perché una giornata particolare dedicata ai rapporti con gli ebrei? Per far sì che l'atteggiamento dei cristiani nei riguardi degli ebrei sia improntato a rispetto e ad amore, come vuole il Vangelo, e non a invidia, rancore e addirittura disprezzo, come si è purtroppo verificato nel corso dei secoli.
"Scrutando il mistero della Chiesa questo Sacro Concilio ricorda il vincolo con cui il popolo del Nuovo Testamento è spiritualmente legato con la stirpe di Abramo": così inizia il paragrafo n. 4 della dichiarazione conciliare Nostra Aetate sulle relazioni della chiesa cattolica con le religioni non cristiane (1965). Il concilio riconosce che non è possibile parlare della Chiesa, nella sua essenza di mistero di relazione con Dio, prescindendo da Israele, anch'esso mistero di relazione profonda con Dio e destinatario della sua Parola. Infatti Israele è nato come popolo proprio per scelta di Dio che, come dice la Bibbia, lo ha chiamato a essere suo popolo, sua proprietà particolare.
La celebrazione del 17 gennaio è l'occasione per ricordare l'impegno in un lavoro di studio e di purificazione dei nostri vecchi atteggiamenti nei riguardi degli ebrei: impegno che deve durare tutto l'anno quando leggiamo la Bibbia, celebriamo le liturgie, pronunciamo le omelie, insegniamo o studiamo il catechismo.
Di seguito i temi degli ultimi dieci anni:
1996 - A trent'anni dalla dichiarazione conciliare Nostra Aetate
1997 - L'esperienza del ritorno a Dio nel messaggio d'Israele
1998 - La Torà come tenerezza di Dio per l'umanità
1999 - L'anno giubilare nella Sacra Scrittura
2000 - Il Dio delle benedizioni nella Tradizione d'Israele
2001 - Abramo ebbe fede in Dio (Genesi 15,5-6)
2002 - Noè camminava con Dio (Genesi 6,9): l'universalismo ebraico
2003 - Mosè parlava con Dio e tutto il popolo fu testimone (cf Esodo 20,18)
2004 - Serviranno il Signore appoggiandosi spalla a spalla (cf Sofonia 3,9): ebrei e cristiani chiamati a testimoniare l'unico Dio
2005 – Amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il cuore… Amerai il prossimo tuo come te stesso
Con i profeti e con lo stesso apostolo la Chiesa attende il giorno che solo Dio conosce in cui tutti i popoli acclameranno il Signore con una sola voce e 'lo serviranno appoggiandosi spalla a spalla' (Concilio Vaticano II, Dichiarazione nostra Aetate n 4).
Confessiamo la nostra fede in Gesù Cristo l’ebreo, che in quanto messia di Israele è il salvatore del mondo e congiunge i popoli della terra con il popolo di Dio (Sinodo evangelico di Renania, 1980).
Con gli ebrei condividiamo “un ministero sacerdotale, una missione che può unirci senza confonderci, fino a quando verrà il Messia che invochiamo: Maranàtha” (Card. C.M. Martini).
Perché una Giornata dell’ebraismo? Per conoscere il popolo ebraico e la sua tradizione vivente. Per riscoprire il legame che unisce tradizione ebraica e tradizione cristiana. Perché l’alleanza di Dio con il popolo di Israele non è mai stata revocata.
La Giornata dell'ebraismo non è una giornata di preghiera “per” gli ebrei o “con” gli ebrei. Gli Orientamenti del 1974 sono chiari: "Praticamente è dunque necessario in particolare, che i cristiani cerchino di capire meglio le componenti fondamentali della tradizione religiosa ebraica e apprendano le caratteristiche essenziali con le quali gli ebrei si definiscono alla luce della loro attuale realtà religiosa". E' dunque opportuno che le comunità parrocchiali promuovano occasioni concrete lungo i due complementari filoni prima menzionati: la riflessione sul vincolo particolare, anzi unico, che lega la chiesa e Israele, e l'esistenza viva e attuale del popolo ebraico. Ecco alcune iniziative opportune:
- studio dei documenti più importanti sull’ebraismo: Nostra aetate (n. 4), Orientamenti e suggerimenti per l'applicazione di Nostra aetate n. 4 (1974), Sussidi per una corretta presentazione di ebrei ed ebraismo nella catechesi e nella predicazione della chiesa cattolica (1985), Noi ricordiamo: una riflessione sulla Shoà (1998);
- approfondimenti sulla storia del popolo d’Israele, la vita degli ebrei e l’ebraismo oggi, la spiritualità ebraica, la relazione tra Chiesa e Israele, la storia dell'antisemitismo e la Shoà, ecc.
- visite ai luoghi ebraici tradizionali e incontri con ebrei, con possibilità di lettura di qualche testo biblico, in ascolto di una lettura ebraica della Scrittura;
- conoscenza degli organismi che promuovono in Diocesi la conoscenza cristiana dell’ebraismo e il dialogo cristiano-ebraico.