venerdì 24 marzo 2023

Bozza di lettera dei dipendenti dell'Ente Arcidiocesi


Come lavoratori dell’Ente Arcidiocesi riteniamo che la realtà in cui prestiamo servizio sia una parte, seppur piccola e assai peculiare, della grande Chiesa ambrosiana. Come tale crediamo di svolgere, nel nostro lavoro per la diocesi di Milano, un ruolo ecclesiale, missionario, che ha a che fare con la testimonianza evangelica. Una missione fondata sulla Dottrina sociale della Chiesa e, in modo più specifico per noi, su quanto richiesto dal Sinodo 47° ed esplicitato nello Statuto della Curia attualmente in vigore. Riferimenti, questi, che sono normativi fino a prova contraria, ovvero fino a un prossimo Sinodo generale.

Ultimamente, tuttavia, l’Ente sembra mettere sempre più in discussione il ruolo ecclesiale del nostro lavoro, così come registriamo che sono venuti meno molti dei compiti che lo Statuto assegna ai singoli Uffici e Servizi, fino ad avere la sensazione di essere un corpo estraneo alla Chiesa per cui quotidianamente operiamo. Portiamo un paio di esempi recenti.

Riteniamo importante verificare il lavoro dei vari uffici con un bilancio di missione simile a quello di altri enti del terzo settore. Ma per farlo è assai discutibile utilizzare solamente criteri come il numero di incontri, il numero di persone partecipanti e il costo complessivo. A nostro avviso la natura peculiare dell’ente Arcidiocesi richiederebbe uno sguardo più ampio e profondo. Se fossero solo questi i criteri con cui fare un bilancio di missione della vita di Gesù, bisognerebbe concluderne che si è trattato di un fallimento, cosa che certo non è.

Riteniamo decisiva la proposta di costituire assemblee che, lavorando secondo uno stile sinodale, siano in grado di leggere la realtà odierna secondo criteri evangelici, con gli occhi della fede e di riconoscere casi, situazioni, realtà, singoli accadimenti che hanno il sapore edificante di una buona notizia. Non riusciamo tuttavia a capire perché, se questo cammino deve coinvolgere anche laici, credenti, appassionati di umanità in una progressiva responsabilizzazione pastorale, non si sia pensato di costituire una simile assemblea all’interno dell’ente per cui lavoriamo. Molti di noi, infatti, prendono parte in varie forme alla vita della chiesa ambrosiana e portano quotidianamente negli organismi di Curia una sensibilità ecclesiale e uno stile evangelico di servizio.

lunedì 20 marzo 2023

Ebrei e cristiani nei film di Woody Allen. Colloquio con l'autore





 

Leggi razziali in Italia

 

Dal 1926 l’Italia è a “partito unico” e gli antifascisti sono in esilio in Francia o in Svizzera

La matrice marxista domina l’antifascismo italiano

·         gli ebrei proletari sono proletari come gli altri

·         gli ebrei borghesi sono nemici come gli altri

Nonostante un forte antigiudaismo cattolico

·         gli ebrei sono integrati

·         “liberi e uguali” agli altri italiani

·         la maggioranza di loro aderisce al fascismo

Giustizia e Libertà di Carlo Rosselli

·         folta presenza di ebrei

·         del fascismo non si “vede” il progetto

Con la “tassa sul celibato” del marzo 1927 Mussolini intraprende la lotta alla denatalità

Con il “discorso dell’ascensione” del maggio 1927 intende creare “una nuova razza di dominatori del mondo”

Il “manifesto degli scienziati razzisti” del 14 luglio 1938 definisce la razza ariana:

·         gli italiani appartengono alla “razza ariana pura”

·         gli ebrei non ne fanno parte

Comincia nell’agosto del 1938 la pubblicazione della rivista quindicinale “La difesa della razza”

L’ufficio “Demo Razza” il 22 agosto del 1938 effettua un censimento nazionale della popolazione ebraica

Il 3 settembre 1938 avviene l’espulsione di studenti e docenti da tutte le scuole del regno

A seguire le espulsioni dall’amministrazione pubblica, dall’esercito e dalle professioni

Le “leggi razziali” vengono promulgate il 18 settembre 1938

·         47mila ebrei vengono discriminati

·         8 mila muoiono nei campi di concentramento

Nell’autunno del 1938 l’Osservatore Romano interviene solo sulla questione dei “matrimoni misti”

In definitiva le “leggi razziali” vengono accolte nel silenzio e nell’indifferenza

giovedì 16 marzo 2023

Gesù di Nazareth nel pensiero ebraico

Gesù DI NAZARETH NEL PENSIERO EBRAICO

a cura di Fabio Ballabio e Massimo Giuliani

Pazzini Editore, 2023

I saggi di questa raccolta per quanto intensi e ben documentati – volti a tracciare altrettanti percorsi di ricerca, sempre ulteriormente sviluppabili – non possono ovviamente esaurire gli scenari su questo tema, né a livello diacronico né a livello sincronico. Siamo ben lontani dall’aver fatto un rendiconto completo delle voci ebraiche, soprattutto contemporanee, sulla figura di Gesù. […] Nondimeno, il presente volume su Gesù da diversi punti di vista ebraici può essere uno strumento prezioso per riscoprire le radici ebraiche del cristianesimo, specie delle sue fonti , e per meglio apprezzare il cammino dialogico – e anzitutto di ascolto reciproco – fatto sia da ebrei sia da cristiani negli ultimi decenni, simbolicamente a partire dall’incontro di Seelisberg del 1947, esattamente 75 anni fa.


Introduzione di Massimo Giuliani

Gesù secondo Itzchaq [Isacco] Troki (1533-1594) di Miriam Benfatto

Gesù secondo Leone Modena (1571-1648) di Cristiana Facchini

Gesù secondo Isacco Orobio De Castro (1617ca-1687) di Myriam Silvera

Gesù secondo Barukh Spinoza (1632-1677) di Pina Totaro

Gesù secondo Abraham Geiger (1810-1874) di Holger Banse

Gesù secondo Elia Benamozegh (1823-1900) di Marco Cassuto Morselli

Gesù secondo Felice Momigliano (1866-1924) di Alberto Cavaglion

Gesù secondo Jules Isaac (1877-1963) di Fabio Ballabio

Gesù secondo Eugenio Zolli (1881-1956) di Dario Garribba

Gesù secondo Ernst Bloch (1885-1977) di Gianfranco Bonola

Gesù secondo Schalom Ben Horin (1913-1999) di Simone Crespiatico

Gesù secondo André Chouraqui (1917-2007) di Giovanna Grenga

Gesù secondo Pinchas Lapide (1922-2016) di Claudia Milani

Gesù secondo Geza Vermes (1924-2013) di Giuseppe Pulcinelli

Gesù secondo Jacob Neusner (1932-2016) di Fabio Ballabio

Come rettificare falsi insegnamenti a riguardo dell'ebreo Gesù di Amy-Jill Levine

Il discorso della montagna (Matteo 5) di Gesù di Nazaret

  LE BEATITUDINI (PREMESSA ALLE SUPERTESI) Il rotolo di Qumran 4Q525 2 II, 1-6 ha 9 beatitudini, di cui solo le ultime 5 sono conserva...